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mercoledì 19 agosto 2015

Cefalonia. La Fine del Generale Gandin

LA FINE DEL GENERALE GANDIN


“Alle ore 15 del 24 settembre – dice il capitano Bianchi – entrava in ospedale il tenente tedesco Eric Deetz, ferito ad un braccio il giorno 16, il quale ci comunicava che il gen. Gandin era stato fucilato nella mattinata”.
“Dal momento in cui il gen. Gandin fu separato dagli ufficiali – dice il capitano Bronzini – nessuno degli italiani né dei greci l’ha più visto. Un soldato tedesco, nello stesso pomeriggio del 24 settembre, mi disse che il gen. Gandin era stato fucilato al mattino presto, da solo, e primo di tutta la serie degli ufficiali italiani fucilati in quel giorno. La stessa cosa, in tempi diversi, ripeterono altri soldati tedeschi ed altri ufficiali italiani”.
“Ho avuto modo di parlare con gli autieri italiani che, all’indomani del 22 settembre, furono d’autorità impiegati dai tedeschi. Le auto carrette che il 24 settembre portarono gli ufficiali alla fucilazione erano infatti guidate da essi. Questi autieri, vivendo assieme ai soldati tedeschi, e scorrazzando con loro nei vari servizi per l’isola, hanno visto e saputo molte cose. Alcuni di essi mi dissero che il gen. Gandin era stato fucilato al mattino presto del 24 settembre, ma che nessun italiano era presente alla sua fine”.
“Ciò mi confermò pure il caporal maggiore Castellani, autista del generale, che si era subito interessato presso i tedeschi della sorte del suo superiore”.
“Il ten. Col. medico Briganti parlò, in proposito, con tenente medico Helmotz, dirigente il servizio sanitario tedesco nell’isola. L’Helmotz ha dunque detto al ten. Col. Briganti (il quale l’ha ripetuto a me e ad altri) che il gen. Gandin fu fucilato il mattino del 24 settembre. Fu la prima esecuzione della giornata. Il generale era solo. Il medico Helmotz presenziò per ordine del suo comando, all’esecuzione e constatò il decesso”.
“Un solo soldato italiano ha assicurato con insistenza a don Formato di aver visto il cadavere del generale crivellato di colpi”.

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