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lunedì 20 aprile 2015

Nonostante il 70° Anniversario della Fine della Seconda Guerra Mondiale

Il Comune di Aprilia snobba il progetto “Un ricordo per la pace”

obelisco in memoria di Eric Fletcher Waters e dei caduti dispersi della battaglia di ApriliaNessuna risposta delle Istituzioni all’appello-ultimatum della famiglia Bonacini scaduto lo scorso marzo nel quale si proponeva l’affidamento d’altri reperti bellici finalizzato alla piena realizzazione del progetto espositivo “Un ricordo per la pace” sul tema “APRILIA IN GUERRA: LA BATTAGLIA DI APRILIA” presso l’auditorium dell’Istituto di Istruzione Superiore “Rosselli” di Aprilia. Nel settembre 2014 la famiglia Bonacini aveva rivolto un’ennesima richiesta all’Amministrazione apriliana di accettare i numerosi materiali storici di cui è ancora in possesso che stanno rischiando di deteriorarsi in maniera irreparabile. In particolare si tratta d’abbigliamento militare ed equipaggiamento dei soldati delle varie nazionalità che combatterono nel territorio apriliano ed anche uniformi relative alla guerra d’Africa. Per mancanza di spazio non era stato possibile esporre a suo tempo l’intera collezione nelle teche realizzate nel 2013 al Rosselli dal Comune di Aprilia con un mini budget di circa 20.000 euro. Il progetto espositivo della famiglia Bonacini a favore della collettività di Aprilia si trascina faticosamente da quasi 16 anni. Dopo varie peripezie e tentativi fallimentari delle varie amministrazioni a partire dal 2002 di costituire un centro di documentazione storica della Città di Aprilia, nel 2013 il Comune aveva formalizzato l’affidamento a titolo gratuito di una parte della collezione bellica Bonacini rendendo possibile l’attuale allestimento al Rosselli, che fu curato gratuitamente dall’Associazione “Un ricordo per la pace” con la consulenza storica del Generale dott. Massimo Coltrinari e del Generale Luigi Marsibilio. La presenza della mostra bellica al Rosselli è stata determinante nella decisione di collocare presso il medesimo Istituto anche il monumento ai caduti nei combattimenti del 1944 sul territorio apriliano rimasti senza sepoltura. I due memoriali realizzati dal Comune di Aprilia in via dei Pontoni e nel piazzale antistante il Rosselli furono inaugurati nel febbraio 2014 alla presenza della rock star Roger Waters, figlio del Sottotenente dei Fucilieri britannici Eric Fletcher Waters, dopo che le ricerche del veterano britannico Harry Shindler, al quale la Bonacini segnalò l’interessante caso, avevano rivelato che il padre del cantante ex Pink Floyd morì il 18 febbraio 1944 nelle campagne apriliane in località Pontoni (fosso della Moletta). Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione “Un ricordo per la pace” erede dei materiali bellici ed Harry Shindler rappresentante in Italia della “Italy Star Association 1943-1945” sono stati infatti i promotori dell’iniziativa dei memoriali ad Aprilia, realizzati dal Comune di Aprilia con deliberazione n. 8/14. La decisione di collocare l’obelisco-memoriale al Rosselli, che ebbe l’approvazione anche di Roger Waters, maturò nei rappresentanti delle due Associazioni promotrici considerando l’importanza di trasmettere un messaggio di pace alle giovani generazioni, che passa anche attraverso la conoscenza e lo studio dei reperti bellici Bonacini, autentici documenti di memoria. Il veterano britannico il 23 aprile 2013 aveva partecipato all’inaugurazione dell’esposizione donando anche alcuni cimeli personali del periodo di guerra. Nel dicembre 2013 era ritornato ad Aprilia per studiare la posizione più idonea dove collocare il monumento. Così motivava in quei giorni la realizzazione del memoriale presso l’Istituto d’istruzione apriliano: “I ragazzi che passeranno davanti al monumento e che osserveranno i reperti di guerra si domanderanno cosa è accaduto 70 anni fa ad Aprilia e per quale motivo…. Bisogna spiegare ai giovani che la guerra che abbiamo combattuto noi con tanta sofferenza era giusta. Prima che cominciasse l’Europa era coperta da dittature, c’erano i campi di concentramento e di sterminio. Dopo la guerra l’Europa è diventata democratica, i campi di concentramento non c’erano più! E’ molto importante che i giovani non perdano la memoria del sacrificio di chi ha combattuto per ideali di libertà e democrazia. Se tutto ciò verrà reso chiaro ai giovani, allora ci saranno meno possibilità di replica e la morte dei miei compagni di Anzio, la sofferenza della popolazione di Aprilia non saranno state vane”. Elisa Bonacini, presidente dell’Associazione “Un ricordo per la pace”, curatrice della mostra storica ribadisce: “Quale unica erede dell’importante raccolta storica, frutto di più di 30 anni di appassionata ricerca di mio fratello Ostilio, sento forte su di me la responsabilità di portare avanti il suo progetto nel migliore dei modi, nel rispetto dei valori che mi hanno trasmesso i miei cari. La mia famiglia ha conosciuto bene la tragedia della guerra: mio padre dopo l’8 settembre 1943 fu internato in un campo di concentramento in Germania e tornò vivo per puro miracolo, mio zio Dante Bonacini fu disperso a soli 20 anni nella campagna di Russia, mio nonno Giuseppe, mutilato nella prima guerra mondiale, purtroppo non aveva esitato, nel ruolo di comandante del Distretto Militare di Reggio Emilia, a mandare il figlio a combattere per la Patria in Russia. I giovani devono sapere quanta sofferenza derivi dalla guerra ed impegnarsi per costruire un futuro di pace e di solidarietà trai popoli. Sono queste le motivazioni sulla base delle quali ritengo la location dell’Istituto apriliano la più idonea per accogliere tutta la raccolta storica della mia famiglia, tramandando ai giovani la memoria tangibile di quei tragici avvenimenti ”. La notizia della determinazione della famiglia Bonacini, a risolvere drasticamente fuori del Comune la penosa situazione di “stallo” con le Istituzioni locali nel caso di mancato accoglimento delle proprie specifiche richieste ha già avuto vasta eco e sono arrivate le prime proposte da alcune organizzazioni museali laziali e d’altre regioni italiane. Interesse e sostegno morale per l’iniziativa è stato manifestato anche da cittadini della Comunità europea. Il rimanente materiale storico Bonacini non ancora esposto al pubblico, più e più volte offerto in affidamento gratuito al Comune di Aprilia a completamento dell’esposizione bellica al Rosselli potrebbe quindi trovare presto altra destinazione fuori Comune e forse anche all’estero, a condizione che esso sia accolto, conservato e valorizzato dignitosamente nel tempo. “Una grande occasione persa questa per la Città di Aprilia” – afferma con amarezza Elisa Bonacini – ed una prova della effettiva scarsa attenzione per la cultura e per la nostra storia”. Preoccupazione anche per il futuro dell’esposizione già in essere al “Rosselli” che “ad oggi – prosegue la Bonacini – non è stata minimamente valorizzata dall’Ente patrocinante, che non ha mai dimostrato apprezzamento neanche per l’origine particolare dell’iniziativa, Nessun accoglimento neppure dei numerosi progetti della mia Associazione “Un ricordo per la pace” finalizzati a dare rilievo all’esposizione in campo nazionale ed internazionale“.le divise dei Bersaglieri Giuseppe e Dante Bonacini