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giovedì 20 settembre 2012

Mario Avagliano. Il Partigiano Montezemolo,

Una biografia minuziosa e commovente del capo della resistenza militare e monarchica nella Roma del 1943-44. Da uno storico affermato, un saggio che colma una lacuna nella storiografia sulla Resistenza di matrice moderata. Un mese dopo la liberazione di Roma, il generale Alexander, capo delle Forze Alleate in Italia, inviò una lettera privata alla marchesa Amalia di Montezemolo, moglie del colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo esprimendole profonda ammirazione e gratitudine per l’opera del marito. Chi era questo colonnello di origine piemontese e di nobile lignaggio (imparentato con Luca Cordero di Montezemolo), ufficiale dello Stato Maggiore dell’Esercito, segretario particolare di Badoglio dopo il 25 luglio 1943, e quale ruolo svolse il Fronte Militare Clandestino di Roma (FMCR) da lui guidato nella guerra contro i tedeschi? La vicenda del partigiano con le stellette Montezemolo, militare di carriera, monarchico convinto, anticomunista ma in ottimi rapporti con Giorgio Amendola, costituisce un esempio significativo sotto diversi aspetti di come la storiografia abbia per troppo tempo oscurato o sottovalutato personaggi e movimenti della Resistenza di matrice moderata. Colmando tale lacuna, questo saggio ricostruisce la vita di Montezemolo attraverso un certosino lavoro di ricerca negli archivi dello Stato Maggiore dell’Esercito, l’intervista di vari testimoni dell’epoca, l’analisi di centinaia di documenti, saggi e libri di memoria, molti dei quali rari e introvabili, e la consultazione degli archivi famigliari, dal cardinale Andrea Montezemolo alla marchesa Adriana Montezemolo fino al primogenito Manfredi. Ripercorrendo le tappe della vita di Montezemolo – dalla Grande Guerra alla Guerra di Spagna, al suo ruolo nelle vicende belliche del secondo conflitto e nel colpo di stato che destituì Mussolini e poi come capo della resistenza militare in Italia e a Roma, fino alla tragica fine nelle Fosse Ardeatine – il libro contempera l’efficace ritratto storico del Paese con la commovente storia personale di un padre, marito e militare. La biografia è corredata da alcuni documenti e da un apparato iconografico di fotografie del personaggio e dei famigliari. Mario Avagliano, giornalista e storico, è membro dell’Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar), della Società Italiana per gli Studi di Storia Contemporanea (Sissco) e del comitato scientifico dell’Istituto «Galante Oliva», e direttore del Centro Studi della Resistenza dell’Anpi di Roma-Lazio. Collabora alle pagine culturali de «Il Messaggero» e de «Il Mattino». Ha pubblicato: Muoio innocente. Lettere dei caduti della Resistenza a Roma (1999); Generazione ribelle. Diari e lettere dal 1943 al 1945 (2006); Gli internati militari italiani. Diari e lettere dai lager nazisti. 1943-1945 (2009); Gli ebrei sotto la persecuzione in Italia. Diari e lettere 1938-1945 (2011). Per contatti Ornella Matarrese – Responsabile relazioni esterne omatarrese@bcdeditore.it 393 8837899 Costanza Elmi – Ufficio Stampa celmi@bcdeditore.it 02 58143214 – 335 8143932 Manolo Morlacchi – Ufficio stampa mmorlacchi@bcdeditore.it 02 58143230 – 334 6616843

martedì 24 luglio 2012

Ancona: Commemorato l'anniversario della liberazione della città da parte di reparti Polacchi il 18 luglio 1944

Cari amici

allego in visione il sito web polacco che documenta le cerimonie commemorative in occasione del 68° anniversario della Liberazione di Ancona e delle Marche da parte del 2° Corpo d'Armata polacco ( 68° Rocznicy Wyzwolenia Ankony ). Le foto sono state fatte durante la Santa Messa officiata nel Sacrario militare polacco di Loreto ove sono sepolti i resti di 1100 soldati caduti durante le battaglie per la liberazione delle Marche; in piazza Porta Santo Stefano in Ancona ( il 18 luglio 1944 un Reparto del 12° Reggimento dei Lancieri di Podolia entrò per primo in Ancona attraverso il suddetto valico .....nell'articolo allegato scritto in polacco viene sottolineato che insieme al suddetto Reparto polacco v'era anche un Plotone della 111a Compagnia Protezione Ponti costituita interamente da militari italiani di origine abruzzese comandata da ufficiali inglesi ) ed infine presso il Monumento ai Caduti ( Piazza Passetto ).
Presente alla cerimonia la figlia del gen. Anders Anna Maria Costa ( sposò nel 1946 a Roma l'addetto militare dell'Ambasciata americana di Roma .......ragion per cui parla perfettamente la lingua italiana.....è la prima volta che partecipa alla commemorazione della suddetta Liberazione.

Presente anche l'unico superstite degli Ulani di Podolia che entrarono per primi in Ancona maggiore della Riserva Tomas Skrzynski (ritratto insieme al caro prof.re Narebski che per la prima volta è presente con divisa estiva della 22a Compagnia Trasporti Artiglieria ed il grado di maggiore della Riserva.
Purtroppo era assente il prof.re Romuald Lipinski (residente in Virginia) attualmente ammalato ( frequentò il Liceo n. 2 di Matino ) ed il colonnello della riserva Edward Krzyc di Stettino ( presente insieme al Plotone che entrò per primo in Ancona, successivamente frequentò il corso Allievi Ufficiali di Cavalleria Corazzata di Gallipoli dopo il corso preparatorio effettuato presso la scuola "Nazario Sauro" di Matino)
Due mesi fa ha subito un intervento alla cataratta.
Comunico che nel prossimo futuro è probabile l'inserimento di un filmato della cerimonia di Loreto.
Cordiali saluti.

stefano esposito

venerdì 11 maggio 2012

Carmelo Testa: un messaggio

NE ABBIAMO CIRCA NOVANTA

AI GIOVANI

SE CI ASCOLTASSERO
VORREMMO RACCONTARE LA NOSTRA VITA
VORREMMO DIRE
CI SIAMO ANCORA
MALTRATTATI, DERISI,IGNORATI
PER AVER FATTO IL NOSTRO DOVERE
DA COLORO CHE OGGI USUFRUISCONO
DEI NOSTRI SACRIFICI
MA CI SIAMO ANCORA
SINO A QUANDO
AL NOSTRO PASSAGGIO
VESTITI DI LEGNO
QUALCUNO DIRA'
AMEN

Il prof. Carmelo Testa è stato un combattente della Guerra di Liberazione, ed è il Coordinatore Nazionale per le  Scuole della Associazione Nazionale Combattenti della Guerra di Liberazione

per info:risorgimento23@libero.it