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venerdì 11 novembre 2011

Il C.I.L. e la liberazione delle Città delle Marche V Parte

La Liberazione di Pergola (20 Agosto 194),
La Liberazione di Cagli (22 agosto) ed Aqualagna (23 agosto),

Il C.I.L. operava sempre alla sinistra del Corpo Polacco, che aveva raggiunto il suo obiettivo primario,la conquista di Ancona. Sull’Esino l’ordine generale era quello di assumere atteggiamento difensivo, per rafforzare le posizioni e soprattutto per riordinare la questione logistica, ora che Ancona era stata conquistata. Il Porto fu riattivato in pochi giorni e dal 23 luglio la prima “liberty” attraccò ai moli anconitani. Soprattutto fu attivata la raffineria di Falconara, che rappresenterà un polmone fondamentale perle forze alleate per il resto della campagna.

Dopo l’avanzata sul Misa ed oltre il Misa, nella notte del 4 agosto il C.I.L. si mise all’inseguimento del nemico. Il 10 agosto, nel pomeriggio, fu raggiunto Corinaldo ed il girono successivo alle ore otto fu raggiunta Castellone di Suasa. Era ormai chiaro che il grosso del nemico si era ritirato sulle posizioni a nord del Cesano.

La liberazione di queste città sono la diretta conseguenza della decisone tedesca di concentrare tutte le forze nell’area di Rimini e quindi raggiungere quella che era la posizione di difesa per eccellenza, la Linea Gotica, con il maggior numero di forze integre. Sono i prodomi della battaglia di Rimini. Quindi i tedeschi non opposero resistenza sistematica a difesa delle città dell’entroterra marchigiano.

Pergola fu conquista senza alcuna opposizione. Cagli fu occupata verso le 10 dal Bafile che fu poi saldamente occupata nella serata da tutto il battaglione. La conquista di Acqualagna vide uno scontro di breve durata ove furono fatti circa 7 prigionieri. Il 29 agosto, alle ore 17 fu conquista Urbino, che era stata raggiunta da uno squadrone di autoblindo inglese quasi contemporaneamente.

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