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domenica 15 dicembre 2019

Il gen. Vercellino e la 4a Armata

IL IV FRONTE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
settembre 1943


Generale Vercellino


Il gen. Vercellino in questa circostanza non dette buona prova d sé. La 4a Armata era una unità ben equipaggiata e solida, in collegamento costante con lo Stato Maggiore a Roma. Aveva alle dipendenze solidi reparti, di provata efficienza. Rispetto alle altre unità fuori del territorio nazionale godeva anche di operare i territori prossimi al confine ed in territorio metropolitano. Vercellino riuscì a raggiungere Torino, poi trasferì il Comando a Cuneo dove incontrò il gen. Bancale ed il gen. Operti, e poi fu raggiunto dal gen. Trabucchi. La sera dell'11 settembre, constata la situazione, sciolse la 11 Armata, lasciando libero ogni dal servizio.

La 4a Armata aveva le carte in regola per scrivere pagine gloriose, come quelle scritte nei Balcani da reparti in condizioni molto più difficili e critiche; si poteva dar vita ad una epopea che avrebbero messo in enorme difficoltà i tedeschi, se il gen. Vercellino ed il suo Stato Maggiore fossero stati all’altezza della situazione. Inoltre avrebbero potuto avere una influenza anche nella situazione a Torino e nel Piemonte. In sostanza la confusone e l’incertezza e lo smarrimento aveva preso un po' tutti. Non si riuscì a creare un fronte di opposizione al tedesco sulle montagne piemontesi, e questo per ignavia dei capi. Peraltro occorre rilevare che presso le unità della 4a Armata il numero di coloro che dopo la cattura si misero a disposizione della Wehrmacht per continuare a combattere o per svolgere attività ausiliarie a favore dei tedeschi fu decisamente superiore alla media riscontrata fra i reparti italiani della madrepatria o dei Balcani

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