sabato 30 novembre 2019
Francia Meridionale 2
IL IV FRONTE DELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
settembre 1943
Le
forze tedesche che ebbero il compito di fronteggiare le unità italiane erano
rappresentate dalla 19a Armata al comando del generale Georg von Sondenstern.
Secondo le fonti tedesche l’azione delle truppe tedesche fu efficace e,
peraltro, basata sul fatto che le truppe italiane erano demoralizzate e non
portate a resistere.
Il messaggio
d Badoglio dell’8 settembre al Comando della 9° Armata non fu compreso nella
sua reale dimensione. Generò solo incertezza e confusione. Nel giro di poche
ore ufficiali tedeschi si presentarono ai comandi e distaccamenti italiani
chiedendo la consegna delle armi ed una dichiarazione di lealtà. Il generale
Vercellino alle 22 dell’8 settembre impartì l’ordine di riunire le truppe e ritirarsi
verso il confine e concentrarsi nella zona di Cuneo – Mondovì. Specificava che
in questo movimento di ritirata si doveva rispondere ad ogni aggressione
tedesca. Ma dopo poche ore ogni collegamento con i reparti dipendenti cessò ed
il Comando di Armata rimase isolato. A Tolone la sera dell’8 settembre i
tedeschi bloccarono il porto ed in breve si resero padroni della situazione;
non vi fu resistenza italiana. La mattina del 9 settembre le truppe italiane da
Tolone a Grasse erano tutte sopraffatte. In breve caddero nelle mani dei
tedeschi il Comando della Divisione Taro, mentre chi oppose una certa resistenza
fu la Divisione Pusteria. A Grenoble erano in corso i passaggi di consegne tra
i comandi italiani e quelli tedeschi, con le truppe già pronte a iniziare il
viaggio verso l’Italia. Con la nota tattica i tedeschi riuscirono prima a
blandire il comandante italiano, gen. Mogliano, poi a catturarlo insieme a
tutti i reparti italiani. Una certa resistenza fu posto dal battaglione
sciatori Moncenisio posto a difesa dello sbocco occidentale del tunnel del
Moncenisio lungo la linea ferroviaria Lione Torino. Questo episodio è
importante in quanto è rilevatore dell’atteggiamento tedesco. Muovendo
all’attacco i tedeschi non riuscirono né a conquistare il passo né a l’uscita
orientale del tunnel, essendo respinti dalle difese italiane, che erano
appoggiate anche a fortificazioni campali efficienti ed appoggiati dal fuoco
efficace di numerose batterie. I tedeschi si dovettero ritirare. Il Comando del
Gruppo Armate D, gen. Von Rundstedt, alla notizia dell’insuccesso, fece
comunicare che tutti i difensori sarebbero stati trattati come franchi tiratori
e fucilati sul posto, dando 12 ore, poi
ridotte a due, per arrendersi.
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