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lunedì 4 novembre 2013

C.I.L.: Il Corpo di Spedizione Francese in Italia. Inquadramento del I Raggruppamento Motorizzato e del C.I.L:

Costituito in  Africa settentrionale nell'anno 1943,  il C.E.F.I era composto da militari provenienti da differenti aree regionali e anche da differenti religioni .
La grande maggioranza dei combattenti della C.E.F.I. era di origine musulmana,
" truppe di primo ordine, particolarmente adatti per eccellenza al combattimento in montagna “  (De Gaulle).  
Il comando ne fu affidato  al Generale d’Armata Alphonse  JUIN (1888-1967), Maresciallo della Francia.  
Le Grandi Unità francesi del C.E.F.I sbarcate in Italia tra il 1943 - 44  furono:  
-          1 D.M.I (Divisione di Marcia di fanteria), chiamata anche 1 D.F.L, Divisione francese Libero, generale Brosset.  
-          2 D.I.M (Divion di fanteria marocchina), generale Dody,  
-          3 D.I.A (Divisione di fanteria algerina), generale di Montsabert,  
-          4 D.M.M, Divisione marocchina di Montagna, generale Sevez,  
-          Raggruppamento dei Tabors marocchini, generale Guillaume,  
-          Unità organiche dell  esercito.
  
         Posta sotto il comando alleato del maresciallo britannico Alexander, la campagna esordisce per le operazioni della Sicilia (10-07 – 43)  e lo sbarco al sud di Napoli (9-9-43). L'obiettivo degli Alleati anglo-americani è Roma.  
Ma, lungo la linea Gustav (10 e 14 Luglio) l esercito tedesco del maresciallo Kesselring che taglia l'Italia attraverso il massiccio degli Abruzzi, blocca ogni attivita delle truppe  alleate.
 Il C.E.F.I, sbarcanto  a partire da novembre 44, è impegnato nei combattimenti in due fasi la seconda delle quali con il significativo contributo del C.I.L.
v  1 campagna (inverno 44), battaglia dello Monto Cassino (25-01-44), contrassegnata per la conquista  del Belvédère, chiave di volta della linea Gustav, dove si immlò il 4 Rgt di Esploratori tunisini che perse il 1/3 dei suoi effettivi di cui quasi tutti i suoi ufficiali. Si riusci a bucare la linea Gustav ma non a romperla.  
v  2 campagna (primavera 44), battaglia del Garigliano, dove lo scontro più violento fu a Pico. I francesi consegnano agli alleati la strada di Roma.  

         Il giorno 08 Febbraio 1944 avvenne il passaggio ufficiale del Raggruppamento alle dipendenze del Corps Expeditionnaire Francais, quando dal Comando della Divisione Marocchina giunse l’ordine di operazione nr.1 con il quale si comunicava  che il Raggruppamento era messo a disposizione per l’impiego del Generale di Brigata Guillaume , Comandante il Gruppo Nord della Seconda divisione Marocchina.
Il Generale Francese commentava molto positivamente l’ingresso del Raggruppamento, atteso che era necessario rafforzare al massimo l’occupazione dei monti che si estendevano lungo la linea di resistenza
In particolare il settore occupato dagli Italiani costituisce l’estrema ala destra della V° Armata a saldatura con l’VIII° Armata, al fine di proteggere un’ importante via di arroccamento ed assicurare il fianco destro delle truppe francesi. Il terreno è veramente impervio le quote delle posizioni da raggiungere e l’inclemenza della stagione costituisce un duro collaudo dello spirito di sacrificio delle truppe italiane. In particolare  al Raggruppamento, che sostituisce il 4° gruppo Tabor Marocchino, viene dato il compito di proteggere la strada di arroccamento a COLLI-SCAPOLI –CERASUOLO ed assicurare il collegamento a CASTEL S. VINCENZO con la Divisione polacca.
Tale attività  era ritenuta necessaria al fine di disimpegnare unità francesi per il successivo reimpiego in altri settori. Agli inizi di Febbraio provenienti dalla Sardegna giungono altri reparti Italiani ( 1° Battaglione Arditi- 2° Battaglione Fanteria del 68° Reggimento) tanto che il
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Comandante Utili in considerazione della consistenza organica raggiunta crea un comando della Fanteria a decorrere dal 14 Febbraio al quale viene preposto il Col. Fucci. Un mese più tardi a

completare il dispiegamento organico giungerà il Battaglione alpini, in tempo per partecipare alle operazioni di occupazione di Monte Marrone.
Successivamente a seguito dei ricambi delle aree di operazione il Raggruppamento italiano trasformatosi in C.I.L. passerà alle dipendenze della V° Divisione Polacca in data 27 Marzo 1944 rimanendo a presidio delle aree in cui già are impiegato. I rapporti tra il corpo di spedizione francese ed il 1° Raggruppamento risultarono invece ottimi, improntati a cordialità e rispetto reciproco, con i Generali francesi Juin e Guillaume che ebbero un atteggiamento di grande disponibilità e  che valorizzarono il contributo italiano allo sforzo bellico comune. In particolare il Generale Guillame , come riportato dal Generale Utili nelle sue memorie, si impegnò per aiutare materialmente le truppe italiane ed espresse, una volta sancito il passaggio del 1° Raggruppamento Motorizzato alle sue dipendenze nel settore  Nord della 2^ divisione marocchina, la sua profonda soddisfazione di avere ai suoi ordini truppe italiane ed inneggiò anche alla fratellanza delle armi delle due nazioni.[i]
   
               Durante la campagna di Italia tra 1943 e 1944, le truppe coloniali del corpo di spedizione francese furono responsabili di numerosi atti di violenze contro la popolazione civile italiana. I voli, gli attacchi a mano armata, i saccheggi e gli stupri furono soprattutto molto frequenti. Furono inizialmente, solamente degli atti isolati, commesso per gli individui soli, e puniti dalle autorità alleate, francesi come anglo-americane. Durante l'offensiva vittoriosa dell'estate 1944 che permise di superare il linea Gustav, le truppe francesi hanno ottenuto da parte dei loro superiori una relativa libertà di azione, trascinando degli stupri di massa. All'inizio degli anni 1950, l'Unione Dà Italiane, ha censito circa dodicimila vittime di violenze sessuali.
               Al termine delle operazioni, il C.E.F.I (120.000 u),  conta circa  7.000 militari caduti , 30.000 feriti, 4.200 scomparsi, possiamo dire un terzo dei suoi effettivi.
Tale bilancio costituisce una delle piu elevate perdite che i reparti francesi abbiano mai riportato durante la guerra moderna. 




[i] Vedi Conti

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