14 settembre 1944
Il SottosegretarioIitaliano agli Affari Esteri ai rappresentanti britannico e americano.
Richiesta di precisazioni circa la notizia secondo la quale 30.000 prigionieri di guerra italiani verranno impiegati per servizi nelle coste meridionali della Francia. Si chiede che le truppe italiane vengano invece usate in combattimento. Il passo italiano non otterrà nessun effetto.
13 novembre 1944
Il Segretario Generale del Ministero degli Esteri Italiano al Rappresentante Sovietico a Roma.
Si danno notizie sulle difficoltà per l’approntamento di unità combattenti italiane, difficoltà derivanti soprattutto dall’impiego dei reparti in servizi d’ordine pubblico e dalla deficienza di specializzati assorbiti nelle Unità ausiliarie alle dipendenze alleate.
6 gennaio 1945
Il Capo di S.M. Generale Italiano al Maresciallo Alexander.
Appunto contenente varie proposte circa le principali questioni riguardanti l’esercito italiano e i patrioti. In particolare si propone che vengano nuovamente riuniti sotto un unico comando (come era avvenuto fino al 15 settembre 1944 per il Corpo Italiano di Liberazione) i gruppi combattenti italiani, e si eviti che – come è stato invece deciso – essi agiscano frazionati alle dipendenze di Grandi Unità alleate. Si propone inoltre l’assorbimento dei patrioti nell’Esercito.
11 gennaio 1945
Il comitato di Liberazione Nazionale al Primo Ministro Churchill, al Presidente Roosewelt, al Maresciallo Stalin ed al Generale De Gaulle.
Telegramma col quale si chiede che venga autorizzata una maggiore attiva collaborazione del popolo italiano nella lotta contro i tedeschi.
15 gennaio 1945
Il Ministero degli Esteri al R .Ambasciatore a Londra
Trasmissione di una lettera del Capo di S.M. della R.Aeronautica al Capo della Sottocommissione per l’aeronautica dell’A,C., contenente proposte e notizie sui provvedimenti per il potenziamento della R.Aeronautica nella lotta contro la Germania. Il R. Ambasciatore è incaricato di svolgere opera politica in merito.
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