alle ore 9
del 16 settembre l’ultima offensiva tedesca investì la testa di ponte. Sarebbe
dovuto iniziare alle ore 6 ma furiosi bombardamenti navali e azioni di aerei a
volo radente avevano immobilizzato i tedeschi nelle loro posizioni. Da Cava dei
Tirreni tentò di avanzare la colonna della divisione “Goering”, al comando del
colonnello Schmalz, ma fu arrestata dal fuoco di artiglieria campale, di
incrociatori e cacciatorpediniere. Le navi erano il terrore dei tedeschi, i
quali concentrarono disperatamente contro di esse ciò che di meglio avevano a
disposizione in fatto di nuovo munizionamento (bombe radioguidate). A
mezzogiorno il comandante dell’armata tedesca, il generale von Vietingof, ebbe
la convinzione che la partita era ormai perduta. Col fuoco dei loro cannoni ed
i loro aerei gli anglo-americani avevano acquisito l’assoluto dominio. I
tedeschi erano paralizzati ed impotenti. Ormai venivano a mancare le condizioni
sulle quali Kesselring aveva contato per risolvere a suo favore la situazione:
battere la 5ª armata prima che sopraggiungesse l’8ª di Montgomery. Alle ore 14,
le prime pattuglie dell’armata del generale britannico presero contatto, a 25
chilometri a sud di Agropoli, con pattuglie americane che erano andate loro
incontro. Kesselring ordinò la ritirata, la battaglia per Salerno era vinta
dagli Alleati.
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