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venerdì 9 settembre 2022

Lo sbarco a Salerno. I Parte Lo scenario politico-militare.


 Carta  Lo Sbarco in Sicilia (luglio 1943) 

e gli s1.3.  Lo sbarco a Salerno. 9 settembre 1943

 

Lo scenario politico – militare.

All’inizio del 1944 la situazione bellica vedeva gli alleati avanzare progressivamente, mentre le forze dell’Asse erano in affanno: si stavano preparando le condizioni favorevoli alla definitiva sconfitta del Terzo Reich. Infatti, negli ambienti politico-militari degli Alleati, prendeva sempre più consistenza la percezione che ormai Hitler non possedeva più le risorse di uomini e mezzi necessari per ottenere la mobilità strategica su larga scala.

Nel corso dell’anno precedente, si era verificata la svolta a favore degli Alleati. Infatti, tra la fine del 1942 e l’inizio del 1943 le truppe anglo-americane avevano preso il controllo del nord Africa, mentre sul fronte orientale, a seguito della vittoria di Stalingrado, le truppe sovietiche avevano iniziato la controffensiva, culminata nel gennaio del ’44 nella liberazione di Ucraina e Crimea.

Sulla scia dei successi conseguiti nel Maghreb, nel gennaio del 1943 a Casablanca, in occasione di una conferenza a cui presero parte il Presidente americano F. D. Roosevelt ed il Primo Ministro inglese sir Winston Churchill, venne concordata l’opportunità di aprire un ulteriore fronte in Italia. Tale decisione, da un punto di vista strettamente militare, era sostenuta dalla considerazione della relativa semplicità che lo sbarco in Sicilia avrebbe presentato, partendo dalla ormai conquistata Tunisia. Inoltre, Roosevelt e Churchill avevano ben chiaro lo stato di crisi del regime fascista che era ormai delegittimato dalla perdita di consenso. Pertanto, l’intervento avrebbe causato la resa del regno d’Italia e la sua conseguente uscita dall’Asse. Vi erano poi altre ragioni di natura strategica: le rotte del Mediterraneo sarebbero state finalmente transitabili, e ciò avrebbe comportato il risparmio di un enorme quantità di naviglio mercantile; l’invasione del territorio italiano avrebbe impegnato diverse divisioni tedesche sul fronte meridionale, alleggerendo così la presenza dei nazisti in Francia, il che avrebbe agevolato il decisivo e futuro sbarco sulle coste normanne che venne approvato durante la conferenza di Teheran nel dicembre del 1943.

L’apertura del fronte italiano ebbe inizio il 10 luglio 1943 con l’operazione “Husky”, l’approdo in Sicilia delle truppe anglo-americane comandate rispettivamente dal generale Montgomery e dal generale Patton. Come era stato previsto, la scarsa resistenza opposta dalle forze tedesche permise una rapida occupazione dell’intera isola. Tale situazione consentì agli alleati di mettere in atto le operazioni per il successivo sbarco, quello di Salerno, che avvenne il giorno dopo la divulgazione della firma dell’armistizio di Cassibile.barchi a Salerno ( 9 settembre 1943) ed Anzio ( gennaio 1944) 





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