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Il 7 giugno 1944 il
Maresciallo Alexander diramò un piano operativo che doveva accelerare
l’inseguimento delle forze tedesche in ritirata verso nord. Unità della VIII
Armata britannica dovevano raggiungere la zona di Firenze-Bibiena-Arezzo,
utilizzando le direttrici rappresentate dalle strade statali n. 3 e n. 4. Unità
della V Armata statunitense dovevano raggiungere
Fino al 15 giugno 1944
l’avanzata alleata fu veloce e promettente, poi la resistenza tedesca si
irrigidì sempre più. Il 20 giugno le due Armate alleate erano di fronte alla
principale linea di resistenza tedesca, la linea del Trasimeno, che nelle
intenzioni germaniche doveva proteggere i porti di Ancona e di Livorno e
fungere da antemurale alla linea posta sui crinali degli Appennini, che poi
diverrà famosa con il nome di “Linea dei Goti” o “Linea Gotica”. Mentre queste
operazioni erano in atto sul terreno, fra gli Stati Maggiori Statunitense e
Britannico iniziò il dibattito su che cosa fare nell’immediato futuro,
dibattito che vale la pena di vedere più da vicino in quanto direttamente
incidente sulle vicende del Corpo Italiano di Liberazione e la sua azione nelle
Marche.
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