venerdì 20 marzo 2015
Guerra di Liberazione: le storie personali
Luigi
Guerrasio
“Il Fante del C.I.L,”
Breve
storia di un padre scritta dal figlio
Luigi
Guerrasio nasce a Castel San Giorgio l’11 agosto 1925, secondogenito di 5
figli, da Gennaro e Clelia Vastola. Il padre Gennaro, dopo un periodo di
emigrazione trascorso in Argentina, a Buenos Aires, ritorna in Italia proprio all’inizio della 1^
guerra mondiale a cui partecipa; messo notificatore, è nipote di Luigi Guerrasio,
in gioventù garibaldino e poi Presidente di Sezione della Cortt3 d’Appello a
Napoli agli inizi ddl ‘900: a lui è intitolata una delle principali strade del
paese. La madre Clelia è figlia di Antonio Vastola, medico di S.Valentino
Torio, e Chiara Fornati, napoletana. Il suo bisnonno Gennaro è stato il primo
sindaco liberale di CASTEL San Giorgio dopo l’unità d’Italia.
Luigi
vede i natali e trascorre l’infanzia e la prima giovinezza, insieme ai fratelli
Matteo, primogenito (insegnante-deceduto),Mario (insegnante), Elio (medico),
Aldo (magistrato) nella casa avita al civico n^14 di via Piave, lasciata
in eredità al Padre Gennaro da suo zio
Luigi.
I
genitori con grandi sacrifici e privazioni legati ai “difficili”momenti
attraversati all’epoca dal paese (la dittatura, la guerra) consentono ai figli
di studiare; solo il padre Gennaro lavora.
Luigi,
dopo le scuole elementari e l’avviamento, frequenta con impegno e diligenza i
primi due anni della scuola tecnica Salerno preso l’Istituto “Francesco Trani”),
proseguendo gli studi tecnici a Napoli,a piazza Dante.
Nell’aprile
’43, in piena temperie bellica, Luigi
Guerrasio è aviere volontario nel 4^centro Leva e Reclutamento della Regia
Aeronautica in Benevento e come allievo specialista nella categoria
“elettromeccanico di bordo”, con obbligo continuativo di volo, frequenta il
corso di specializzazione presso il Regio Istituto Tecnico industriale G.
Corridoni a Fermo (Ascoli Piceno).
Lo
sbarco anfibio anglo-americano in Sicilia (9-10 luglio 1943) accelera la crisi
militare e politica del regime fascista.
Il
25 luglio 1943, dopo il voto di sfiducia a Mussolini da parte del Gran Consiglio
del Fascismo, il Re Vittorio Emanuele III esonera Mussolini, lo fa arrestare e
da incarico al maresciallo Badoglio di
formare un nuovo governo (26 luglio) che scioglie il partito fascista e, pur
proclamando di voler continuare la guerra fianco della Germania, inizia trattative
segrete con gli Alleati per giungere ad una resa.
A
seguito dell’annuncio dell’armistizio
dell’Italia con gli Alleati, l’8 settembre 1943, con la fuga del Re e
del Governo Badoglio a Brindisi (nascita del Governo del sud) insieme
ai vertici militari si genera una situazione di generale incertezza e disorientamento
nel Paese. La mancanza di ordini provoca lo sbandamento delle truppe in gran
parte disarmate o fatte prigioniere dai tedeschi che avevano da subito attuato il
piano di occupazione della penisola. In
questo clima, Luigi ritorna a piedi da Fermo a Castel San Giorgio, raggiungendo la
casa paterna il 19 settembre, giorno di San Gennaro.
Pertanto cessa di essere mobilitato e di
trovarsi in territorio in stato di guerra e zona di operazioni.
Intanto
il 9 settembre gli Alleati (la V^Armata americana) sono sbarcati sul litorale alle
porte di Salerno, proseguendo l’occupazione del sud Italia già iniziata con lo
sbarco in Sicilia.
Il
12 settembre, Mussolini, prigioniero al Gran Sasso, viene liberato dai paracadutisti
delle SS e portato in Germania; fonda il partito fascista repubblicano.
Il
24 settembre rientra in Italia e costituisce un governo nazionale fascista con
sede a Salò sulle rive del lago di Garda, dando vita ad uno stato fascista
repubblicano, sostenuto dalla Germania, che il 1^ dicembre 1943 assume la denominazione di Repubblica
Sociale italiana.
Il
13 ottobre 1943 l’Italia dichiara guerra alla Germania ed il 16 ottobre, a poco
più di un mese dall’armistizio, ottiene la cobelligeranza a fianco degli Alleati contro la Germania. Il
23 dicembre 1943 il giovane Luigi, all’epoca diciottenne, rispondendo al bando
di arruolamento nt°8, si reca a Salerno presso il locale Distretto militare e
si arruola volontario nel ricostituito Esercito Italiano.
Agli
inizi di gennaio 1944, Luigi è di stanza a Maddaloni (Caserta), inquadrato nel
1^ Raggruppamento Motorizzato, costituito il 27-9 1943 nella zona di S. Pietro Vernotico (Lecce), con reparti
delle divisioni , Legnano, Mantova, Piceno,e del 51^ Corpo d’Armata.
Posto
sotto il comando del Generale Vincenzo Dapino, il 1^Raggruppamento Motorizzato
rappresentò il ricostituito esercito italiano, “l’esercito del Regno del sud”.
Il
1^ Raggruppamento Motorizzato, che faceva parte della V^ Armata Americana agli
ordini del Generale Clark,ebbe il compio di conquistare e mantenere Montelungo,
una dorsale montuosa posta lungo la direttrice per Cassino: siamo sul fronte
della linea Gustav ove i tedeschi sono arretrati a seguito dell’avanzata
alleata successiva allo sbarco di Salerno.
La sanguinosa battaglia di Montelungo (8/16 dicembre 1943) segna lo
schieramento al fronte, a fianco degli Alleati, del 1^ Raggruppamento
motorizzato che il 22 marzo 1944 viene organizzato in due brigate e trasformato
nel “Corpo Italiano di Liberazione” (CIL) posto sotto il comando del generale
Umberto Utili.
Della
2^ brigata fa parte il glorioso 68^ Reggimento Fanteria “Legnano”, che aveva
combattuto a Montelungo, schierato su due battaglioni con forza di circa 1800
uomini.
Il
68^ Reggimento Fanteria” Legnano”, costituito a Torino il1^agosto 1862,
annovera nella sua storia la partecipazione alla 3^guerra di indipendenza
nazionale (1866), la repressione del brigantaggio in Calabria (1866-1867),la
Guerra Italo –turca (1911-1913), la Prima Guerra mondiale (1915-1918), la
Seconda Guerra mondiale (1940-1945). Medaglia d’argento alla bandiera: “Unico reggimento di fanteria di linea cui
venne riserbato l’arduo e onorifico compito di rappresentare la fanteria
italiana tra le fila degli eserciti alleati, nell’intero ciclo della guerra per
la liberazione d’Italia”.
Il 2 aprile 1944 il giovane fante Luigi
Guerrasio è trasferito al 68^Reggimento Fanteria Legnano e con esso partecipa agli eventi bellici fino
alla liberazione del suolo patrio.
Nell’aprile
1944, Luigi è sul fronte di Cassino, in zona operazioni belliche. L’altura di Montecassino
ove troneggiava l’abazia distrutta dai bombardamenti alleati nel febbraio ’44,
viene definitivamente conquistata solo nel maggio 1944, (l’avanzata alleata era
stata fermata sul fronte di Cassino dall’inverno), allorquando il CIL
unitamente a gran parte dell’8^Armata britannica ed alla 5^ armata americana,
avanzate su un fronte di 35km., anientano la tenace resistenza dei tedeschi,
ricollegandosi con le truppe alleate già sbarcate ad Anzio alle spalle del fronte
tedesco.
La
conquista di Monte Marrone, Monte Mare, Monte Cavallo, Valle Venafrana, Monte
Irto, Monte Pietroso, Picinisco, (ciclo operativo delle Mainarde), spiana la
strada per Roma che viene liberata dagli alleati ed anche da reparti del Corpo
Italiano di Liberazione il 4 giugno 1944.
Il
30 maggio 1944 il CIL agli ordini del generale
Umberto Utili, viene operativamente spostato sul fronte adriatico alle dipendenze
dell8^Armata britannica , e procede alla conquista di altre località, fra le tante: Sulmona,
l’Aquila, Canosa Sannita, Orsogna, Guardiagrele, Urbino, Tolentino, Macerata,
Ancona. Avanzando verso nord, le truppe italiane giungono sino al fiume Metauro,
spingendo il fronte alleato ai margini della linea gotica: linea difensiva
tedesca che dal Tirreno all’Adriatico, attraversando l’appennino tosco-emiliano,
separa l’Italia Centro-settentrionale, occupata interamente dai tedeschi, dal
resto del Paese.
Il
24 settembre ’44 il Corpo Italiano di Liberazione viene sciolto e ritirato dal
fronte, necessitando una riorganizzazione delle sue truppe per le perdite di
uomini e mezzi subiti nei combattimenti.
con
i reparti del disciolto CIL , integrati da nuove truppe provenienti dalla
Sardegna, si costituiscono sei divisioni che assumono la denominazione di
Gruppi di Combattimento e mutuano i nomi delle vecchie e gloriose divisioni:
Cremona, Friuli, Folgore, Legnano,Mantova, e Piceno,armati ed equipaggiati con materiale
inglese. Di questi gruppi di combattimento solo i primi quattro, fra cui la
Legnano, al comando del generale Utili, sono impiegati in combattimento.
La
Legnano alle dipendenze della 5^armata americana, opera al fronte dal marzo
1945, schierato il più ad ovest rispetto agli altri gruppi, e contribuisce al
fianco degli alleati alla liberazione del nord Italia: Bologna, Mantova, Brescia
, Bergamo, Milano 56 aoprtilw ’45), Torino.
La
guerra di liberazione tra il dicembre ’43 e
l’aprile ’45 idw adeere oltrte
8100 eriivcu soldati delle FFAA di liberazione di ogni grado e arma.
Al
termine della guerra di liberazione (8 maggio 1945) il fante Luigi Guerrasio permane
nell’esercito rimanendovi fino asl’8 febbraio 1952 allorchè è congedato con il
grado di sergente.
Intanto
con determinazione del 3^ Comando Territoriale di Milano del 1^ settembre 1948,
Luigi Guerrasio è decorato con “Croce al merito di guerra” per aver partecipato
alla Guerra di Liberazione 1943-1945.
Nel
1953 è assunto dalla Società telefonica SET (in seguito SIP) ed è assegnato
alla centrale telefonica di Nocera Inferiore, opewr le sue capacità tecniche e
professionali , la società lo invia in trasferta anche in altre sedi:
Salerno,Potenza, Rossano Calabro,Cosenza.
Nel
giugno 1961 Luigi sposa in Pagani la moglie Rosa Attianese (insegnante). Dopo
un periodo di residenza a Nocera Inferiore, egli trasferisce la propria
famiglia definitivamente a Pagani.
Dall’unione
nascono due figli; Gennaro (1962), impiegato presso la procura della Repubblica
di Nocera Inferiore, e Gabriella (1965)docente di Lettere moderne presso il
Liceo scientifico “Don Carlo La Mura” in Angri.
Nel
1977 , per motivi di salute,è costretto
a lasciare anticipatamente il lavoro che svolgeva presso la centrale telefonica
SIP di Nocera Inferiore.
Indimenticabile fra i colleghi il ricordo della sua
professionalità e signorilità.
Il
19 giugno 1984, gli viene concesso il Diploma d’Onore al Combattente per la libertà
d’Italia (1943-1945) dall’allora Capo dello Staro Sandro Pertini con
controfirma del Ministro della Difesa dell’epoca Giovanni Spadolini.
Dopo
lunga malattia Luigi Guerrasio si spegne il
20 luglio 1991 a Pagani, ove riposa.
E' in preparazione il Volume dedicato alle operazioni del Corpo Italiano di Liberazione dal 20 luglio al 30 agosto 1944. Chi avesse note, diarie notizie sui componeti del C.I.L. o altro materiale attinente questo aspetto della storia militare del periodo è pregato di scrivere a "studentiecultori2009@libero.it"
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