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martedì 10 agosto 2021

Guerra di Liberazione. Il Gruppo di Combattimento Mantova

 


 

Nasce dai reparti della divisione “Mantova” stanziata in Calabria, alle dipendenze della VII Armata nel settembre 1943. Era al comando del generale Guido Bologna, che era al comando della “Mantova” in Calabria. Vice comandante il gen. Ettore Monacci, e come Capo di Stato Maggiore il ten. col. Antonio Gualano Inquadrava il 76° ed il 114° Reggimento fanteria, il 155° Reggimento artiglieria, il CIV battaglione misto genio, due sezioni di Carabinieri Reali, ed i servizi divisionali (amministrazione, sussistenza, sanitario, automobilistico, munizioni, carburanti ecc.). Era inserito nell’organico il 54° BLU, il nucleo di collegamento composto da ufficiali britannici

 

Dopo la costituzione e l’addestramento svolto in Calabria, a fine novembre ed inizio 1944 si trasferì nel Sannio, con baricentro San Giorgio del Sannio, dove intensificò la sua attività addestrativa. Qui fu visitato da varie personalità, tra cui il Luogotenente del Regno che assistette a importanti esercitazioni a fuoco, dal Ministro della Guerra Brosio e dal maresciallo Alexander comandante delle forze alleate in mediterraneo. Nella seconda metà di aprile 1944 si trasferì per via ordinaria nella zona del Chianti. Ricevette l’ordine di entrare in linea a partire dal 25 aprile 1945 alle dipendenze della VIII Armata Britannica, che avrebbe scelto il settore di impiego diretto. Il Gruppo di Combattimento non ebbe il tempo di essere operativo in quanto sono i giorni finali della guerra in Italia. L’insurrezione generale fu proclamata dal CNLAI il 25 aprile, mentre la resa delle truppe tedesche in Italia, firmata a Caserta il 29 aprile, fu comunicata il 2 maggio 1945. Il contributo del Gruppo di Combattimento “Mantova”, fu essenzialmente nel disimpegno di compiti di lavoro, di vigilanza, e di sicurezza, sia tenendosi a disposizione dei Comandi come forza di riserva, pronta ad intervenire secondo la necessità della battaglia finale che era in corso.

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