sabato 31 maggio 2014
Filottrano: War Memorial. 1944
FILOTTRANO VICOLO BELTRAMI CENTRO STORICO
ORARIO DI APERTURA
SABATO 10,00 -12,30
FUORI ORARIO SU PRENOTAZIONE
CONTATTI
071 72278411 UFFICIO CULTURA
071 7220800 BIBLIOTECA COMUNALE
mercoledì 21 maggio 2014
Giuliano Evangelisti. lil passaggio del fronte lugio 1944
AGUGLIANO :
LA LIBERAZIONE – 18 LUGLIO 1944
di
Giuliano Evangelisti
Il 15 luglio il fronte
alleato è disposto sulla direttrice Numana, Osimo, Monte Polesco-Montoro, Case Nuove.
Le forze tedesche sono
dislocate lungo la linea Santo Stefano, Monte della Crescia, S.Vincenzo,
Rustico; a Polverigi presso Villa Nappi è installato il Comando del 992°
Reggimento Fanteria ed a Palazzo Giammagli vi è un importante comando logistico
che sovrintende le operazioni di minamento a strade e ponti di tutto il
territorio circostante.
Ad Agugliano presso Villa
Ersilia è installata una piccola guarnigione di circa 40 soldati male
equipaggiati e comandati dal tenente Hernest Von Hagen, che morirà nel tardo
pomeriggio del 18 luglio tra Agugliano e Camerata Picena con l’intero
equipaggio di un carro d’assalto, colpito dall’artiglieria polacca.
Il compito della
guarnigione tedesca ad Agugliano ha per scopo il controllo dell’incrocio in
direzione di Ancona e quello per Camerata Picena e quindi di contrastare seppur
di poco l’inarrestabile potenza militare alleata: vengono installate due
batterie di cannoni da 105 mm, la prima in via S.Bernardino, poco sopra il
Cimitero di Polverigi presso il C.Freddi, l’altra a ridosso dell’abitato del
paese in Via De Gasperi.
Bernard Welburn 1915-1922 Maresciallo di I Classe 7° Ussari - Era ad Agugliano il 18 luglio 1944. per ulteriori informazioni vds www.coltrinarimarche1944.blogspot.com |
La mattina del 15 luglio
da comando di Palazzo Giammagli (Polverigi) arriva l’ordine al presidio di
Agugliano (dispaccio C.T. n.336) di minare sia l’incrocio di Monte Varino (che per buona sorte non verrà fatto saltare)
che tutti gli incroci lungo la strada per Camerata Picena.
La mattina del 17 luglio
alle ore 6,45 inizia la battaglia per la liberazione di Ancona: lungo il fronte
un intenso fuoco di artiglieria investe le difese tedesche che iniziano
gradatamente a ritirarsi verso la costa (dispaccio Tedesco n.166: DA COMANDO
GENERALE HOPPE A COMANDO 992° ORDINE GRADUALE RIPIEGAMENTO FORZE. STOP).
Le granate alleate
investono per primo l’abitato di Polverigi, mietendo vittime sia tra soldati
che tra la popolazione civile.
La sera del 16, le truppe
polacche sono a pochi centinaia di metri dall’abitato di Polverigi, mentre il
più importante caposaldo tedesco viene abbandonato lasciando alla pietà dei
Polacchi decine di feriti.
La mattina del 17 dalle 6,30
alle 7 un intenso cannoneggiamento investe sia Polverigi che l’abitato di
Agugliano: una granata esplode nei
pressi della Chiesa uccidendo una sfollata di Ancona, vengono feriti altri
civili. Anche la campagna viene martellata e qui perde la vita Fabbietti Ida.
Il presidio tedesco di
Agugliano distrugge i cannoni delle due batterie e si ritira, lasciando via
libera alla colonna di carri armati polacchi che si attesta la sera stessa
nelle alture di Monte Varino nei pressi del C.Raffaeli.
Il 18 luglio i polacchi
iniziano il rastrellamento dell’abitato di Agugliano, ma dei soldati tedeschi
nessuna traccia: la popolazione civile esce dai rifugi e festeggia i liberatori che transitano sui
loro carri armati in direzione Castel d’Emilio, Borgo Ruffini e Camerata
Picena.
Sembra che l’incubo della battaglia sia
finito, ma non è così: durante la ritirata un gruppo di tedeschi con armi
leggere ed un mortaio si nasconde sul colle del Cimitero di Agugliano.
Il vice Parroco Don
Anselmi indica ad un’autoblindo polacca i tedeschi che sono lì asserragliati, i
quali vistisi scoperti aprono il fuoco con una mitragliatrice e feriscono il
sacerdote.
Si riaccende la battaglia:
i tedeschi sparano alcuni colpi di
mortaio che cadono nei pressi dell’attuale casa Montesi, mentre un altro colpo
cade tra la fine di via Oberdan e via Nazzario Sauro colpendo le persone che
ivi stavano festeggiando le truppe polacche, con un bilancio di 6 civili uccisi
e 4 soldati feriti.
E’ un inferno di spari con
i polacchi che bersagliano la collinetta del Cimitero, mentre un carro polacco
nella concitazione della battaglia colpisce con la canna del cannone la
figuretta della Madonna posta all’incrocio per Camerata Picena, distruggendola.
Il tutto dura pochi
minuti: la postazione tedesca viene annientata ed i polacchi proseguono la loro
marcia verso Camerata Picena.
I giorni successivi per
Agugliano è un susseguirsi di colonne di camion e carri armati polacchi che
transitano in direzione nord-est, seguiti con stupore dalla gente e la felicità
dei bambini che chiedono ai soldati cioccolata e gomme da masticare.
Vi è uno strascico del
transito del fronte per Agugliano: nel 1977 durante la manutenzione della
strada verso Camerata Picena, viene alla luce un tratto di 22 metri minato dai
tedeschi in ritirata con ben 62 grossi proiettili innescati ed ancora attivi.
Dodici artificieri dell’Esercito furono impegnati per 9 giorni nelle operazioni
di disinnesco.
CARRO ARMATO SCHERMA IN DOTAZIONE AL 2 CORPO POLACCO |
NOTE MESSE A DISPOSIZIONE DAL CENTRO STUDI DI AGUGLIANO E CASTELD'EMILIO
venerdì 16 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
domenica 4 maggio 2014
Le Unità Ausiliarie nella Guerra di Liberazione
RIVISTA MILITARE, SUPPLEMENTO, LE UNITA' AUSILIARIE, 1987
Testo divulgativo ampiamente illustrato di 32 pagine, articolato in tre parti dedicate alle unità ausiliarie, alla 210a Divisione di fanteria, alle salmerie da combattimento.
Iscriviti a:
Post (Atom)