“Guerra di Liberazione.
La 51° Sezione di Sanità. Settembre 1943 – Maggio 1945, Pavia, Scuola Tipografica
Istituto Artigianelli, 1945. La copia in uso è stata messa a disposizione dalla
Famiglia Fondaduri. Questa Copia riporta
la seguente dedica “Alla Famiglia del Caduto Soldato Fondaduri Oronzo. Firma:
.Capitano G. Gerosa, Bergamo, ottobre 1945”. Il volume fu stampato in 1000
copie in edizione fuori commercio con il generoso contributo del Dott. F.C. di Roma,
e con il benevolo concorso del Pittore G. B. Galeazzi di Bergamo, che fece dono
del disegno della copertina. Divisa in 19 Capitoli, Ogni capitolo accanto al
titolo riporta una citazione;
venerdì 10 maggio 2024
Fonti: La 51a Sezione di Sanità
mercoledì 1 maggio 2024
INFOCESVAM - BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE - Anno Xi, 51/52, N.2, Marzo Aprile 2024, 1 maggio 2024
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO XI, 51/52, N. 2, Marzo -Aprile 2024,
1 maggio 2024
XI/2/826 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: XI anno di edizione, 2 il
bimestre di edizione di INFOCESVAM, 826 il numero della comunicazione dal
numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti
dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la
funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio
Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e
Stranieri dal 1703 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima
indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo
numero è principalmente dedicato alle attività connesse con il Progetto
2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei confronti
delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi
XI/2/827 – Da 1 gennaio
2024 la pubblicazione dell’ANNESSO dedicato allo stato di sviluppo dell’Albo
d’Oro Nazionale dei Decorati Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, da cadenza
bimestrale passa a cadenza mensile, dato il numero di comunicazioni e note da
pubblicare. Alla data del 1 maggio 2024 sono stati pubblicati i primi quattro
numero del 2024.
XI/2/828 La sessione di
Laurea invernale per i Master di 1° livello si è tenuta 14 marzo 2024 presso la
sede centrale dell’Università. Nella mattinata la sessione in presenza, dalle
14 in poi la sessione a distanza. La docenza non può che esprimere la sua
soddisfazione per il livello raggiunto da tutti i laureandi. (vds inoltre nota
XI/2/836)
XI/2/829 - QUADERNI ON
LINE, espressione in rete della rivista QUADERNI, edizione a stampa, ospitata
su www.valoremilitare,blogspot.com.
Alla data del 30 aprile 2024 i contatti totali sono stati 170.414 (al 29
febbraio 2024 erano 163955 dall’apertura del blog), quelli dell’ultimo mese,
sono 4694 (febbraio erano 2188, marzo 1844) la media dei contatti è di circa
2965 al mese.
XI/2/30 – La Giornata del
Decorato 2024 si terrà, come noto, a Trieste nei giorni 17/18/19 Maggio 2024. Venerdì
17 maggio 2024 al Circolo Ufficiali del “Piemonte Cavalleria” sarà presentato
il volume edito dal CESVAM “Il Piroscafo requisito Conte Rosso” di Marco
Montagnani. Relatori Carlo Maria Magnani, Antonio Daniele Massimo Coltrinari.
XI/2/831. Il 9 aprile
2024 presso la Biblioteca Comunale di Civitavecchia il gen. Antonio. Trogu e il
Col Osvaldo Biribicchi, entrambi Associati Cesvam, hanno presentato il Volume “Compendio
e Glossario 1943. Il Momento delle Scelte” del Dizionario minimo della Guerra
di Liberazione, espressione delle ricerche dell’omonimo progetto.
XI/2/832. Rivista
QUADERNI. Dal 28 marzo 2024 è in distribuzione il n. 1 del 2024 n.31° della
Rivista (Gennaio-Marzo 2024) con copertina di colore viola. Informazioni presso
la Segreteria Generale (email: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org).
Telefono 06 4402676.
XI/2/833. CESVAM –
Progetto Esterno. Con la collaborazione della Federazione di Ancona, e con il
concorso della Regione Marche il vecchio progetto di dotare il Monumento al
C.I.L. a Casenuove di Osimo, sotto Filottrano, di Edicole illustrative ha
ripreso consistenza. Nel progetto è previsto anche la realizzazione del volume
per la Serie Università dedicato alla 51a Sezione di Sanità del C.I.L. (Progetto
2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei confronti
delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi)
XI/2/834. Progetto 2023/Divulgazione.
Il 10 aprile 2024, presso l’Aula Magna del Convitto Nazionale “M. Foscarini”
Cannareggio 4942, Venezia si è svolta una conferenza a favore degli Studenti
dal tema “La Resistenza della Marina nelle vicende dei suoi Ufficiali
Commissari”. Conferenzieri: Prof. Francesco Zampieri, ed il C.C. (CM) Andrea
Tirandola. L’evento è stato organizzato dalla Ass. Naz. Commissariato Militare,
presidente Gen. Salvatore Farì. Presente il Direttore del CESVAM. (g.i.) (Progetto
2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei confronti
delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi)
XI/2/835. Nel mese di
marzo 2024 la Casa Editrice “Archeoares” Roma-Viterbo, ha pubblicato, per conto
del CESVAM, il Volume di Giovanni Riccardo Baldelli, Associato CESVAM, “Un
ventennio di preparazione ed una conclusione amara”. “La prova dei Fatti. Gli
Organici del Regio Esercito dal 10 giugno 1940 al 2 giugno 1946. “Volume 2°, su
quattro Tomi. Tomo I, disponibile, Tomo II, disponibile, Tomo III, disponibile,
Tomo IV, disponibile. Info: email: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org).
Telefono 06 4402676.
XI/2/836. Master in: Storia Militare Contemporanea
dal.1792 Al 1960: in Politica Militare Comparata dal 1860 ad oggi; in
Terrorismo e Anti Terrorismo. Obiettivi, Piani e Mezzi. Il 14 marzo 2024 si
sono tenute le sessioni di Laurea presso la sede della Università. Tutti i
Laureati hanno espresso il desiderio di continuare la loro attività di ricerca
e studi avviando la collaborazione con l’Istituto del Nastro Azzurro CESVAM. A
tutti, un cordiale “Benvenuti a bordo”.
XI/2/837. Tutti i Blog di
carattere geografico, con capofila www.atlantegeostratetico.blogspot.com,
che svolgono la funzione aggiornamento delle sinossi dei Master, sono
aggiornati al 30 aprile 2024.
XI/2/838.
CESVAM Papers. Nel numero precedente del Bollettino si sono riportati i titoli
delle CESVAM Papers per l’anno 2019. Qui si riportano i titoli del 2020
7. CESVAM
Papers N. 7 – Gennaio - Febbraio 2020
Giovanni
Messe. La Battaglia del Schots.
Primavera 1943
8. CESVAM
Papers N. 8 – Marzo -Aprile 2020
Massimo
Coltrinari – Luigi Marsibilio-
Il Quadro di battaglia dell’Esercito
Italiano al 19 giugno 1940
9. CESVAM
Papers N. 9 – Maggio- Giugno 2020
Master di 1°
Liv. In Storia Militare Contemporanea 1796 -1960
Bando,
Programma Didattico, Sinossi, Bibliografia e Letture
10. CESVAM
Papers N. 10 – Luglio -Agosto 2020
Dino Grandi.
Relazione illustrativa all’Ordine del Giorno presentato il
24 luglio
1943 al Gran Consiglio del Fascismo.
11. CESVAM
Papers N.11 – Settembre- Ottobre 2020
Federico de Renzi. La 162ª
Divisione Fanteria “Turkman” in Italia (1943-1945)
L’apertura del Nazismo verso il mondo mussulmano
12. CESVAM
Papers N.12– Novembre- Dicembre 2020
Master di 1°
Liv. in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi
Bando,
Programma Didattico, Sinossi, Bibliografia e Letture
XI/2/839. You Tube.
Giovanni Cecini. Presentazione con la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Querzoli,
collaboratrice CESVAM, del volume “Malgrado. La verità sul generale Luigi
Capello” andata in onda sul canale You Tube (giovanni.cecini you tube) l’ 11
aprile 2024. La conversazione, che è durata circa un’ora e mezzo, ha avuto 1948
visualizzazioni e nei commenti, molti consensi e partecipazioni, con alcune considerazioni
veramente lusinghiere dati i temi trattati. Il Canale You Tube di Giovanni
Cecini, Associato CESVAM, ha attualmente 6620 iscritti.
XI/2/840. – La Tradizione
del Nastro Azzurro. Conio Medaglie commemorative. Medaglia del Centenario e
quelle dedicate alla Grande Guerra ed al Milite Ignoto sono disponibili
all’acquisto sia dei Soci che delle Federazioni presso la Segreteria Generale
dell'Istituto (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org.)
XI/2/841. Pubblicazioni CESVAM Papers. Alessia
Biasiolo, ha predisposto il materiale per una pubblicazione dal titolo “la
Fabbrica”. Roberto Olevano ha predisposto la documentazione per un CESVAM
Papers dal titolo “Il Tricolore in Egeo” Il Valore Militare nel Dodecanneso
italiano.”. Davie Corana materiali per la “Storia dei 3° Reggimento Alpini”;
Paolo Sini materiali per “All’Origine della Guardia di Finanza. La Legione
Truppe Leggere contro Napoleone; Giorgio Madeddu, materiali dal tema “Eroi
Dimenticati. I Decorati al Valor Militare della Prima Guerra Mondiale nella memoria
presente della collettività iglesiense. Antonio Valerio Gadaleta, Il Gen. Luigi
Cadorna: dall’eredità del gen Pollio a Caporetto, (titolo provvisorio); Domenico
Guzzo, materiali dal titolo “La Scia Romagnola: La costruzione di una coscienza
popolare del volo nel primo dopoguerra italiano. Dal giornalismo aviatorio di
Tullio Morgagni ai Mosaici del Collegio aeronautico di Forlì”. Gli ultimi due titoli
sono di immediata pubblicazione
XI/2/842. L’incontro del
Club Ufficiali Marchigiani si terrà il 22 giugno 2024 a Corridonia (Macerata).
Nell’occasione si ricorderanno le due MOVM Corridoni e Niccolai. Inoltre si svolgerà
ulteriore divulgazione per la raccolta delle testimonianze per il volume
dedicato alle Missioni Fuori Area (contatti diretti con: federazione.ancona@istitutonastroazzurro.org)
(Progetto 2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei
confronti delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi)
XI/2/843. Progetto Libano
40° Anniversario. Predisposto il manoscritto n. 3 del Volume II di detto
progetto. Delle 90 testimonianze necessarie, alla data odierna ne sono state
raccolte 9. Il manoscritto 2 è previsto per il mese di ottobre p.v. Si rinnova
la richiesta a tutti i coloro che hanno partecipato a Missioni all’estero che
vogliono dare la loro testimonianza di prendere contatto con la Federazione di
Ancona del N A. per le modalità esecutive (federazione.ancona@istitutonastroazzurro.org)
XI/2/844. Conferenza. Il
12 aprile 2024 presso la sala Grande della Presidenza Nazionale Il generale
Infussi ha tenuto una conferenza dal titolo “Le Centurie del Genio nella Prima
Guerra Mondiale”. È seguito un dibattito nel quadro delle ricerche in corso
presso il CESVAM sulla prima guerra mondiale. (Progetto 2023/Divulgazione e Testimonianza
dei Valori del nastro Azzurro nei confronti delle Scuole, Istituto di Formazione
ed Università degli Studi)
XI/2/845. Relazioni
Esterne. L’11 Aprile 2024 il Presidente della Società di Cultura e Storia Militare,
Gianpaolo Bernardini, ha scritto una graditissima lettera al Direttore del
CESVAM al fine di riavviare i rapporti esistenti, interrotti dalle vicende
della pandemia. La proposta è stata piacevolmente accolta e si spera di avviare
una sinergia degna di nota nell’immediato torno di tempo.
XI/2/846. Manifesto. La
Casa Editrice ha predisposto lo schema tecnico di stampa. In bozza 1. Alla data
del 30 aprile tale bozza è alla correzione. Si prevede la stampa, la
pubblicazione e la diffusione entro il mese di maggio 2024 del Manifesto. (Progetto
2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei confronti
delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi)
XI/2/847. CESVAM –
Progetti Esterni. In sinergia con la Federazione di Ancona e la Associazione
Pro Castelferretti (AN) ipotesi di realizzazione di una Conferenza sul tema “Il
Passaggio del Fronte. Il tempo delle Oche verdi e del Lardo Rosso. 1944” a similitudine
di quanto realizzato nel 2014. (vds. Nota XI/2/833).
XI/2/848. Venerdì 3
maggio 2024, presso la Sala Grande della Presidenza dell’Istituto del Nastro
Azzurro, Il Direttore del Cesvam e il Col. Osvaldo Biribicchi presenteranno il
volume “Compendio e Glossario 1944. Dalla Speranza alla Delusione” del Dizionario
minimo della Guerra di Liberazione in occasione della conferenza di Vincenzo D’Antrassi “Testimonianze della Guerra di Liberazione”. (Progetto
2023/Divulgazione e Testimonianza dei Valori del nastro Azzurro nei confronti
delle Scuole, Istituto di Formazione ed Università degli Studi)
XI/2/849. Il 30 aprile
2024 si è avuto il passaggio di consegne quale direttore Generale per il Personale
Militare tra il Gen. di Corpo d’Armata Antonio Vittiglio ed il Generale di
Divisione Aerea Fabio Sardone. Per Antonio
Vittiglio, socio dell’Istituto del Nastro Azzurro, la speranza è che il maggior
tempo disponibile che avrà in futuro possa essere speso anche nell’ambito
CESVAM.
XI/2/850. - Prossimo
INFOCESVAM (maggio – giugno) sarà pubblicato il 1 luglio 2024. I precedenti
numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. E sui vari blog
sia storici e che geografici.
(a cura di Massimo Coltrinari)
sabato 20 aprile 2024
mercoledì 10 aprile 2024
Il 1944 in Italia La Guerra di Liberazione. il Quinto Fronte . O dimenticati o merce di scambio
Il V Fronte. I prigionieri, rimanere fedeli o collaborare?
Il 1944 fu un anno terribile per i prigionieri
italiani in mano alleata. La crisi armistiziale aveva fatto sperare a tutti un
rapido ritorno a casa. In realtà un armistizio, dal punto di vista giuridico,
non prevede la restituzione dei prigionieri. Nelle clausole firmate dal Governo
Badoglio, peraltro, questi sì “era dimenticato” di chiedere la restituzione dei
prigioneri italiani in mano alleata, suscitando negli Alleati sospetti pesanti
sulla sua credibilità e sulla sua lealtà. Badoglio si era ricordato di loro nel
momento in cui si pose mano alla ricostruzione delle forze armate predisponendo
piani per l’approntamento di Armate con personale da tratte dai campi di
prigionia alleati. Il progetto fu ovviamente osteggiato dagli Alleati che
vedevano i prigionieri italiani in loro mano solo come forza da impiegare nel
settore logistico: in pratica, con condizioni più umane, quello che facevano i
tedeschi con gli Internati Militari in loro potere. Anche per i prigioneri in
mano alleata si poneva il dilemma se aderire o non aderire, se rimanere fedeli
al giuramento prestato a quel Re, il cui governo non dava alcuna indicazione su
come comportarsi fuggendo ancora una volta dalle sue responsabilità, lasciando
ancor più il singolo abbandonato a sé stesso. In tutti l’alto senso della
disciplina e dell’onore militare era un freno a prendere decisioni, soprattutto
per il fatto che al rientro in Italia sapevano tutti che il loro comportamento
in prigionia sarebbe stato oggetto di attento giudizio. Anche questo fronte si
divise in collaboratori e non collaboratori, con le conseguenze nel lungo
periodo che questa scelta a posteriori fu etichettata ideologicamente.
Addirittura per
quelli in mano alla URSS furono gettate le premesse per quelle violentissime
polemiche sui prigionieri in mano sovietica che caratterizzò i primi anni del
secondo dopoguerra. Anche per i prigionieri il 1944 fu un anno di speranze,
delusioni, di difficoltà, senza prospettive di vedere realizzato quello che
tutti aspettavano: rientrare in Italia.
(massimo coltrinari)
domenica 31 marzo 2024
Il 1944 in Italia. La Guerra di Liberazione. Il Nemico. I tedeschi occupatori ed il rapporto con i camerati fascisti
Il
nemico.
Per la Repubblica
Sociale Italiana il 1944 fu un anno che all’inizio dava grandi speranze e
grandi aspettative; nel prosieguo dei mesi si passò via via sempre più verso la
rassegnazione e il velleitarismo, con la sensazione di essere sempre più isolati
e lontani dalla popolazione, con un consenso che quasi giornalmente era sempre
più labile. Tutte le offensive lanciate contro le forze ribellistiche non
avevano dato i risultati sperati; il movimento partigiano anziché scomparire,
ad ogni offensiva portata a termine, convinti di aver raggiunto una vittoria,
si ripresentava ancora più forte e non minimamente indebolito. Vi erano zone
praticamente perse e sotto il controllo dei ribelli. Nelle città la sicurezza
era labile e qui si dimostrava tutto il carattere di questo avversario
imprendibile. Con i mesi il rapporto con i tedeschi, anche sul campo militare,
si logorò. E questo era la conseguenza di un aspetto della Repubblica Sociale
che ormai era sotto gli occhi di tutti. Non vi era concordia, con vi era unità
di comando, non vi era una linearità di intenti. Vi era L’Esercito di Graziani,
l’esercito apolitico, le Brigate Nere di Pavolini, l’esercito del partito in
armi, la Guardia Nazionale Repubblicana di Ricci, una miriade di altre reparti
ed unità semi dipendenti; mentre praticamente inesistente per mancanza di mezzi
la Marina Militare, l’Aeronautica si immolava con i pochi aerei rimati. In più
erano sorte ad opera di capi improvvisati, le varie polizie speciali, vere
bande di delinquenti, ladri, torturatori sadici che terrorizzavano la
popolazione. Tutto questo, era evidente, per mancanza di un potere centrale che
doveva essere nelle mani del Duce, capo carismatico; ma Mussolini come già nel
Regime, voleva i suoi collaboratori l’uno contro l’altro, in lotta fra di loro,
e questa scelta era la fonte primaria del suo potere personale. Potere molto
limitato, peraltro, perché quello vero era in mano ai tedeschi, cioè ai
rappresentanti di Hitler ed Himmler in Italia. Il vero smacco per la Repubblica
Sociale fu il perenne diniego dei tedeschi di inviare reparti della Repubblica
al fronte. Le quattro divisioni che rientrarono dalla Germania furono impiegate
in funzione antipartigiana, scavando ancora di più il fossato tra la Repubblica
Sociale e gli Italiani, mentre la vera destinazione sarebbe stato il fronte di
Cassino. Su questo fronte, altro smacco per la Repubblica Sociale, vi erano
presenti solo un reparto di Valerio Borghese, che aveva stipulato un patto privato
tra lui ed i tedeschi, e soprattutto vi erano dei soldati italiani; come gli ex
paracadutisti della divisione “Ciclone”, o i volontari nelle Waffen-SS italiane
che si erano arruolati nelle fila della Whermacht con uniforme tedesca e
giuramento ad Hitler, per non aderire alla Repubblica Sociale, di cui avevano
perso ogni stima. Anche se non a conoscenza dei dirigenti della Repubblica, in
primis Mussolini, a ottobre del 1944 i tedeschi iniziano contatti segreti con
gli Alleati in Svizzera per arrivare ad una pace separata, (operazione Sunrise),
contatti che continueranno fino all’aprile successivo e che porterà alla firma
della resa a Caserta del 29 aprile 1945 dei tedeschi In Italia, senza alcun
rappresentante della RSI presente. L’ultimo oltraggio tedesco, espressione
della disistima sempre coltivata dai nazisti, per alleato fascista italiano.
lunedì 11 marzo 2024
Antonio Raggio: Un Eroe Dimenticato
In memoria del
Comandante Antonio Raggio di Chiavari
Ten. cpl. Art. Pe.
Sergio Benedetto Sabetta
Medaglia di Bronzo al Valore Militare con Regio Decreto dell’11.2.1943
per avere salvato nell’agosto del 1942 la nave “Nino Bixio” e i prigionieri di
guerra neozelandesi imbarcati verso i campi di prigionia in Italia.
Dopo avere
raccolto i naufraghi, tra cui molti prigionieri neozelandesi, imbarcati sulla “Jason”
silurata al largo della costa greca dal “fuoco amico” del sommergibile inglese
“Porpoise” al comando del Capitano Pizey e abbandonata dal suo comandante,
venne a sua volta silurata il 17.8.1942 dal sottomarino inglese “Turbulent” al
comando del Capitano Tubby Linton.
Scoppiata
una rivolta a bordo del “Nino Bixio” da parte dei prigionieri riuscì, pistola
in pugno, a riportare la calma, a raccogliere gli uomini gettati in mare ed a
fare rimorchiare la nave nel porto di Navarino.
I
prigionieri superstiti neozelandesi, ritornati in patria nel dopoguerra
fondarono a Levin una Associazione denominata “Pow’s Nino Bixio” a ricordo dell’evento e del comportamento del
Capitano Antonio Raggio che li salvò.
Nel 1992,
50.mo anniversario, invitarono il nipote e pubblicarono un libro dl significativo
titolo “No Honour, No Glory” di Spence
Edge e Jim Henderson a memoria.
Bibliografia
Il Comandante Antonio Raggio di
Chiavari un eroe ricordato soltanto in Nuova Zelanda, 59-65, in E. Andreatta,
C. Gatti , B. Malatesta, B. Sacella, P. Schiaffino, Le storie nella scia,
Tipolitografia Meca, Recco, 2022.
domenica 10 marzo 2024
Il 1944 in Italia. La Guerra di Liberazione. Il Quarto fronte. Da invasori ed oppressori a resistenti nei movimenti di liberazione
Per i militari
italiani all’estero, che avevano scelto di andare in montagna e dare guerra al
tedesco, il 1944 fu un anno di difficili prove. Venuto meno il vincolo
disciplinare che, bene o male, era stato un elemento di riferimento
all’indomani della proclamazione dell’armistizio, nel 1944 i militari italiani
erano stati nella maggior parte assorbiti nelle formazioni locali partigiani.
Tattiche di guerriglia, gerarchia, disciplina, logistica erano completamente
diverse e spesso in contrasto anche con il proprio pensiero sia politico che
nazionale. In ottobre un altro dramma: il conflitto interno greco, al momento
della ritirata tedesca, coinvolge i militari italiani che rappresentano,
spesso, l’unico motivo di concordia per i Greci che si combattono: gli italiani
erano e sono solo dei fascisti invasori. In Albania e in Jugoslavia, pur
cercando di mantenere la propria identità, i soldati italiani, accettati e
rispettati come combattenti, vengono via via assorbiti dalle scelte ideologiche
di questi movimenti, soprattutto quella comunista che al momento è accettata ma
che in prospettiva sarà di grande peso al termine della guerra, senza che il
singolo soldato italiano se ne rendesse conto. Per i soldati italiani
combattenti all’estero è imperativo sopravvivere, cercare di abbreviare il più
possibile la guerra, nella speranza di ritornare cercando di barcamenarsi al
meglio tra tedeschi e partigiani locali, anche per loro in un contesto di
solitudine ed abbandono da parte delle Autorità in Italia.
giovedì 29 febbraio 2024
Il 1944 in Italia. La Guerra di Liberazione. Il Terzo fronte. Combattere dietro il filo spinato Il Fallimento del fascismo con le nuove generazioni
La scelta di non aderire alle proposte di collaborazione al nazifascismo da parte degli Internati Militari Italiani fu una sorpresa sia per i tedeschi che per Mussolini. Sia i tedeschi, come mano d’opera volontaria, sia Mussolini, come soldati delle forze Armate repubblicane, molto avevano contato su questa massa di giovani che nella sostanza era stata educata dal fascismo, nelle fila della Gioventù Italiana del Littorio. Il loro massiccio rifiuto fu la certificazione del fallimento del fascismo come regime, e per la Repubblica Sociale, una ennesima dimostrazione di debolezza agli occhi dei tedeschi. A tutto questo si cercò di porre rimedio con una operazione di vertice, ovvero trasformando lo status di Internato Militare in quello di “lavoratore civile”, accordo tra Hitler e Mussolini del 20 luglio 1944, firmato in circostanze drammatiche proprio nel giorno dell’attentato di von Stauffenberg alla Tana del Lupo. Nella sostanza poco cambiava: gli Internati, a prescindere da come era il loro status continuarono ad essere trattati dai tedeschi come schiavi, mentre quelli che avevano aderito avevano condizioni poco migliori dei non aderenti, ma sempre lavoratori coatti. Questo ennesimo tentativo di mascherare la non adesione sottolinea il significato di una decisione che rappresenta una delle scelte più difficili della Guerra di Liberazione. Cercare di minimizzare, o mascherare questa scelta è stata la caratteristica di questo fronte nel 1944, a cui si risposte da parte degli Internati Militari, in un contesto di disperata solitudine, con coerenza e determinazione a continuare nelle scelte iniziali.
martedì 20 febbraio 2024
Il 1944 in Italia. La Guerra di Liberazione. Il Secondo Fronte. Andare in montagna e combattere
Il II Fronte. I Ribelli, l’unità come regola
base.
Il 1944 per il II
fronte, il movimento ribellistico nasceva dalle ceneri dei disastri dei mesi
precedenti. Si era compreso che la rivolta armata non poteva essere condotta
con i criteri della guerra classica. Occorreva adottare nuove tattiche, per
evitare di essere sempre soccombenti di fronte ad un nemico agguerrito e più
forte, con un armamento più potente ed adeguato. Inoltre occorreva provvedere ad una logistica
partigiana più accorta, meno labile, dipendente dal caso e dalla
improvvisazione. Basilare la ristrutturazione del settore informativo, con
contrasto efficace alle spie, ai delatori, agli opportunisti e ai
doppiogiochisti. Dal punto di vista
militare le bande si organizzarono in modo tale da evitare lo scontro diretto,
la difesa ancorata e soprattutto di attaccare in massa il nemico. Inizia una
progressione di qualità militare che porterà le formazioni ribellistiche ad
essere sempre più agguerrite. Oggi si direbbe la strategia del debole verso il
forte, in cui non solo la guerriglia ma anche gli atti singoli, detti di
terrorismo, furono adottati. Sulle montagne prese quindi sempre più forme
dirette di guerriglia, mentre nelle città, i GAP e le SAP adottarono le
tecniche terroristiche, con attentati e colpi di mano diretti a personalità e
simboli della Repubblica Sociale italiana e dei tedeschi. Fu una progressione
di miglioramento costante, mese dopo mese. La reazione delle forze avversarie fu
sostanzialmente inefficace e improduttiva, tutto basato sulla rappresaglia e
sulla violenza incontrollata verso la popolazione, che sostanzialmente
conquistare la quale era il vero obiettivo del movimento ribellistico che fu
realizzato sul finire del 1944.
Per i responsabili della Resistenza, risolto
il problema militare, rimaneva quello principale, ovvero mantenere unite le
forze che avevano deciso di ribellarsi.
I tedeschi fecero ogni sforzo per dividere le varie componenti del
movimento ribellistico, soprattutto quelle di democrazia liberale, monarchica,
cattolica e in genere, centrista. Ogni sforzo fu sventato e l’unità del fronte
ribellistico fu mantenuta integra. Paradossalmente il vero colpo mortale al
movimento fu portato, a metà novembre, da chi meno lo si aspettava: gli
Alleati. Il proclama di Alexander del 20 novembre che invitava i ribelli a
smobilitare e a tornarsene a casa per l’inverno fu in sostanza interpretato da
amici e nemici come un invito ad abbandonare la lotta armata. Fu un momento
molto difficile, che diede vigore agli avversari e metteva in discussione tutta
l’architettura della Resistenza. Il 1944 fu un anno di crescita, di successi,
di speranza che tutto si concludesse entro l’inverno ma che si concluse con una
momentanea botta d’arresto, soprattutto politica e morale.
sabato 10 febbraio 2024
Il 1944 in Italia. La Guerra di Liberazione. Il Primo Fronte. La Monarchia alla ricerca di credibilità
Il I Fronte. La lunga lotta per
esistere
Il primo fronte
deve combattere una sua propria battaglia per esistere. Dopo il ritiro dalle
posizioni di Montelungo, sconfitti e con il morale bassissimo, la possibilità
di avere truppe combattenti italiane stava per scemare. I Britannici
insistevano per non concederle ed impiegare i soldati italiani solo nelle
Divisioni Logistiche dette “Ausiliare”, mentre il solo sostegno statunitense poteva
non bastare se le truppe ed i quadri mostravano le carenze disciplinari
mostrate fino ad allora. Le diserzioni, ovvero l’assenza arbitraria e momentanea
alle bandiere come si usava dire allora avevano caratterizzato la compagine
combattente italiana. La rivolta di oltre 190 Allievi Ufficiali dei bersaglieri
rimase significativa. Ci volle tutta la abilità del gen. Utili, e la
sensibilità del gen. Messe per riuscire a controllare la situazione che stava
degenerando in modo incontrollabile. La situazione migliorò nel mese di marzo
con l’arrivo di unità integre dalla Sardegna. La felice azione di Monte Marrone
fu la svolta che salvò la situazione: gli americani e quindi tutti gli altri
alleati si convinsero che gli Italiani potevano ritornare utili nel prosieguo
della guerra. Assegnati al settore adriatico, come divisone del Corpo d’Armata
polacco, la bella prova di Filottrano a luglio, fece sì che gli Alleanti,
compresi i britannici, anche per le esigenze ormai pressanti di “Anvil”,
decisero non solo di accettare truppe combattenti italiane, ma anche di
elevarne il numero da 25.000, e portarle a 40. /50.000 giugno luglio, e a
settembre, a 250.000 con la creazione dei Gruppi di Combattimento. Intanto il
numero delle unità logistiche, dette “Ausiliare” avevano raggiunto i 200.000
uomini.
La battaglia per
l’esistenza come combattenti era stata vinta. Il Regio Esercito, e le altre Forze
Armate partecipavano alla guerra, combattendo non solo come contributo alle
esigenze logistiche. Per l’Italia si poteva sperare in un futuro migliore.
mercoledì 31 gennaio 2024
Il 1944 in Italia. La guerra di Liberazione. Gli Italiani di fronte a loro stessi
. Le scelte di campo sono terminate
Il
trauma della crisi armistiziale del settembre 1943 produsse i suoi effetti per
anche nel mese di ottobre, di novembre e di dicembre. Con la fine dell’anno era
ormai chiaro a tutti che l’Italia era divisa in due, che eserciti stranieri si
combattevano sul suolo nazionale e che vi era una parte di italiani che
operavano a favore di una coalizione ed una parte che operava per l’altra. Nel
mezzo la massa di coloro che cercavano solo di sopravvivere. Molti di loro
adottarono una forma di attesa, per vedere chi avesse prevalso, altri si
adattavano alle circostanze e cercavano di approfittarne per migliore la
propria posizione, altri sopravvivevano e basta, nelle tantissime difficoltà
che la situazione presentava. Erano giorni tristi, difficili e in qualcuno si
fece strada che il peggio doveva ancora avvenire. Le popolazioni meridionali
erano leggermente avvantaggiate, in quanto il regime alleato era più
tollerante. Il mercato nero fioriva, i vincoli sociali si stavano allentando, e
l’autorità statale era molto labile, ma nella sostanza si sopravviveva senza
patemi d’animo e apprensioni. Nel centro e nel nord Italia la popolazione era
presa tra l’azione tedesca di occupazione e repressione e l’azione dei
repubblichini di Salò animati da una grande voglia di ricostruire un fascismo
che tutti, in un modo o nell’altro, anche inconsciamente, ritenevano che avesse
fallito. Era iniziata la caccia ai “traditori”, a qualcuno a cui dare la colpa
di tanti disastri e punirlo; nel contempo cercare di agire in modo tale che
l’idea fascista, pura e scintillante, potesse essere finalmente realizzata.
Tutti erano chiamati a vivere “pericolosamente”, ma nella realtà erano
estremisti più velleitari che reali, in quanto tutto dipendeva dai tedeschi e
dall’andamento della guerra, che peraltro non si sarebbe decisa in Italia.
sabato 20 gennaio 2024
Il 1944 in Italia La Guerra di Liberazione. Gli Italiani ed i fronti
Gli Italiani: La Guerra di Liberazione
Esiste
una profonda differenza tra la Campagna d’Italia e la Guerra di Liberazione. La
prima è combattuta da alleati contro i tedeschi nel quadro della seconda guerra
mondiale. La seconda è il risultato della sconfitta del Regno d’Italia e del
fascismo nella seconda guerra mondiale; gli Italiani, senza più nulla si
trovarono di fronte a loro stessi con eserciti stranieri che si combattevano
sul loro territorio. Ognuno fu chiamato ad una scelta, che diede vita ai fronti
di quella che poi fu chiamata “guerra di liberazione”, liberazione da chi aveva
combinato tanto sfacelo e tanto disastro. Nel 1944 i fronti della guerra ebbero
loro caratteristiche ed evoluzioni, frutto delle scelte dell’anno precdente.
mercoledì 10 gennaio 2024
ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI STRANIERI DAL 1793 AD OGGI, ANNESSO, Anno I, N. 6 Novembre - Dicembre, 2023, 1 gennaio 2023
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
__________________________________________________________________
ANNO X, 47/48 N. 6, Novembre -
Dicembre 2023, 1 Gennaio 2024
ANNESSO
A:
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione
bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
ANNO
I, N. 6, Novembre – Dicembre 2023, 1
Gennaio 2024
I/6/101. La
decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso,
1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della
comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia
citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO
NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO
trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.
I/6/102 Dal 2024 la
emissione dell’Annesso al Bollettino
INFOCESVAM dedicato all’Albo d’oro nazionale dei decorati italiani e stranieri
dal 1793 ad oggi avrà cadenza mensile. Pertanto al Bollettino Notizie del
Centro Studi sul Valore Militare saranno allegati i rispettivi Annessi riferiti
ai mesi di edizione.
1/6/103. Elenco delle
fonti. 1.Albo d’Oro a Stampa disponibile, 2. Bibliografia di pertinenza, 3.
Archivio di Stato Foglio matricolare o Stato di Servizio, 4.Bollettino
Ufficiale dello Stato, 5. Gazzetta Ufficiale.
I/6/104. Provincia di Firenze.(23) L’Albo d’Oro
di Firenze a stampa (oltre 5000
Decorati) è terminato. Provveduto alla estrazione dei dati per il
controllo e ulteriore inserimenti (Export
Firenze)
I/6/105. Provincia di Torino.(73) Carlo Maria Magnani ha inserito
3081 Decorati appartenenti alla Lettera dalla A alla M. per un totale di 3081.
Lavoro prosegue per completamento lettere da N a Z.
I/6/106. Provincia di Iglesias (30) Albo d’Oro Sardegna. Provincia di
Iglesias Alla data Odierna sono stati inseriti 254 Decorati. Acquisito il
volume di E. Sau Medaglie d’Oro della Provincia di Nuoro che riporta anche la
situazione statistica.
I/6/107. Procedura
Correzione dati inseriti. Acquisita dal Dott Orioli la procedura per la
correzione dati ineriti Costo in abbonamento. Abilitati R. Orioli e M
Coltrinari. Password e User Name definiti. Applicata alla Provincia di Ancona
la procedura risulta accessibile ed efficace
I/6/108 Provincia di Catania (17) Il Dott.
Davide Truscello ha assunto l’onere di inserimento. Precedentemente erano stati
inseriti 203 Decorati Alla data odierna sono stati inseriti 675 Decorati.
I/6/109. Utenti già
indicati Sig. Coltrinari e Orioli e le Sig.re, Bottoni, Tomassini, Monteverde,
Mastrantonio. Le predette persone svolgeranno attività di tutoraggio per i
nuovi Utenti. Questi hanno iniziato la loro attività sono CM Magnani, G
Baldelli, M. Vignola, A, Biasiolo, O Biribicchi, F. Lombardelli, R Olevano. M
Montagnani, G. Madeddu, A. Trogu, L Marsibilio, M.L. Suprani, C. Ciocca, F. Atanasio,
A. Vido, S. Pirolozzi, N. Paganelli, A. Mattioli, D. Truscello, R. Meloni, S
Bodini. Nel periodo considerato sono stati iscritti i seguenti: Mario Brutti,
Sauro Marsili, Anconetani Claudio, Monica Apostoli, Bosio Paola, Claudio Fiori,
Stefano Mangiavacchi, Manuel Vignola, Davide Corona
I/6/110. Provincia
di Pesaro-Urbino.(52) Albo d’Oro Marche. Testo base “Decorati al Valor Militare della
Provincia di Pesaro Urbino. Edizione 1984. Inserimento a partire da marzo 2023.
Utente Dott. Roberto Olevano. L’inserimento è stato completato. Inseriti 456 Decorati
I/6/111. Provincia di Salerno.(66) Albo d’Oro della Campania. Studio ed analisi dei decorati di questa
provincia. Esiste un Annuario. Sarà incaricato per l’inserimento il Dott.
Sergio Pirolozzi. Da ottobre l’inserimento è demandato a Coltrinari o altri per
attività di lavoro di Pirolozzi. Alla data odierna inseriti 248 Decorati
I/6/112. Provincia di Imperia.(31) Albo d’Oro
Liguria. Utente Dott. Manuel Vignola, Fonte ulteriore II Volume Decorati della
Provincia di Imperia. Alla data odierna inseriti 344 Decorati
I/6/113. Provincia
di Terni (72). Albo d’Oro dell’Umbria. Da utente G. R Baldelli. inseriti
260 Decorati. Nel mese di maggio 2023 passato incarico al Sig Quintili Roberto.
Decorati inseriti 987
I/6/114. Esposizione
grafica dell’Albo Nazionale dei Decorati. Il Dott. Orioli predisporrà nel mese
di Gennaio un quadro di presentazione in cui si avranno una arera di accesso
libera per la conoscenza anagrafica del decorato ed un area di accesso
riservata, in cui saranno disponibili tutti i dati concernenti le Decorazioni
1/6/115 Nel periodo di gennaio-
dicembre 2023 gli inserimenti sono stati: Tomasini (2846), Mastrantonio (1309),
Monteverde (2103) Coltrinari (322), Bottoni (2291). Coltrinari (222) Decorati
Collettivi. .
I/6/116. Provincia di Forlì(25). Albo d’Oro
Emilia Romagna Utente la Dott.ssa Maria Luisa Suprani Quezioli. Alla data
odierna sono stati inseriti 508 Decorati. Attivata la procedura Export-Forlì.
1/6/117.Il Dott Roberto
Orioli ha fornito la procedura export, utile per estrarre i dati per provincia.
E’ stata applicati per le provincia di Biella, Firenze, Pesaro-Urbino, Ancona,
Forlì
1/6/118 Provincia di Ancona.(2) Albo d’oro delle Marche Utente
Dott. Massimo Coltrinari. Sono stati inseriti 784. Trovata una ulteriore fronte.
G Santini “Valore Marchigiano” Incompleta nella pubblicazione ma completa nel
Fondo Santini della Biblioteca “Benincasa “ di Ancona. Progetto di
consultazione appena disponibile (febbraio 2024) Fonti Ulteriori. Albo d’Oro di
Jesi. Albo d’oro dei Decorati di Senigallia.
1/6/119 Provincia di Pisa(55). Albo d’Oro della
Toscana. Utente il Sig. Alessio Matteini. Dal mese di Gennaio 2024. inizierà
inserimento dati per questa provincia.
1/6/120 Provincia di Pordenone.(57) Albo d’Oro
del Veneto. Utente Dott.ssa Monica Apostoli. Base ’Albo d’Oro della Provincia
esistente presso la Federazione di Pordenone. Alla data odierna inseriti 444
Decorati
1/6/121 Provincia di Macerata.(38) Albo d’Oro delle Marche. Utente
Mario Brutti Base: l’Albo d’Oro dei decorati della provincia di Macerata.
Predisposto dal Sig. Borroni Barbera di Potenza Picena Alla data odierna sono stati inseriti 40
Decorati.
1/6/121 Provincia di Catania(17). Albo d’Oro
della Sicilia Utente Dott Davide Truscello, Inseriti alla data odierna 675
Decorati
1/6/122. Provincia di Cremona(21). Albo d’Oro della
Lombardia. Utente la Dott.ssa Paola Bosio Inizio inserimenti gennaio 2024
1/6/123 – Provincia di Perugia (51) Albo d’Oro
dell’Umbria. Il Sig. Quintili ha contattato Il Sig. Sauro Marsili. Marsili ha
inserito nel data base oltre 200 decorati della Provincia di Perugia
1/6/124 Alla data del 1
novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483, alla data del 1
dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180
I/6/125 - – Prossimo
INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024. I
precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono,
pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro
Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
(redattore: massimo
coltrinari)