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domenica 20 luglio 2025

Materiali per Progetto 2024/ 2 Dal C.I.L. ai Gruppi di Combattimento. I Parte

 1. La Campagna d’Italia

La campagna d'Italia iniziata con lo sbarco in Sicilia il 9 luglio 1943, per gli alleati significò inizialmente, il controllo delle rotte mediterranee. Conquistata la Sicilia con l’accettazione dell’armistizio del settembre 1943 erano riusciti a far uscire l’Italia dalla coalizione hitleriana. Conquistata Napoli il 1 ottobre 1943, dopo tre settimane dallo sbarco di Salerno, puntarono decisamente verso nord con gli statunitensi gravitanti sul versante tirrenico ed i britannici sul versante adriatico. Con l'inizio della stagione autunnale, le condizioni meteorologiche sempre più avverse, la natura del terreno particolarmente adatta alla difesa rallentarono di molto la progressione alleata verso nord. Roma che si auspicava raggiungere in poche settimane, era sempre più lontana.

1a. Le quattro battaglie per Cassino, lo sbarco di Anzio

Agli inizi del 1944 il gen. Eisenhower e il gen. Montgomery fino ad allora assoluti protagonisti delle operazioni in Italia, vengono chiamati in Gran Bretagna per occuparsi direttamente della operazione Overlord. E’ un momento strategico significativo. Ormai il teatro mediterraneo deve lasciare il passo a quello occidentale, dove ogni risorsa dovrà essere destinata alla apertura del secondo fronte. Gli uomini che sostituiscono Eisenhower e Montgomery sono uomini di secondo piano, come di secondo piano diviene il fronte italiano. Si assisterà ad un continuo ritiro di forze alleate, destinate in Gran Bretagna, ed ad un costante rimpiazzo di queste con forze provenienti dai quattro angoli dell’impero e dal resto del mondo: oltre agli indiani, arriveranno i polacchi, i brasiliani, i neozelandesi, mentre lasciano l’Italia, anche perché il loro comportamento non è stato irreprensibile, anzi molto discutibile e biasimevole, le unità del Corpo di spedizione francese, composto per la maggior parte da truppe coloniali. Questa politica strategica, nella seconda metà del 1944 favorirà proprio di Italiani, che, mentre nella prima metà dell’anno sono visti ancora come nemici vinti e, soprattutto da parte britannica, da impiegare solo nel settore logistico, con l’operazione Anvil - Dragoon e tenendo presente il favorevole sviluppo delle operazioni in Francia, nella seconda metà dell’anno saranno chiamati a dare consistenti forze combattenti per tenere il fronte italiano. Sarà la trasformazione del Corpo Italiano di Liberazione, ritirato dalla linea nel settembre del 1944, quando aveva raggiunto il Metauro, nei Gruppi di Combattimento, ovvero unità combattenti a livello divisione che porterà le forze combattenti italiane a 250.000 mila effettivi.

Gli Alleati erano convinti che la risalita della penisola italiana fosse relativamente agevole, ma la battaglia di Ortona nel dicembre 1943 dimostrò che i tedeschi, con la tattica dell’arresto momentaneo su posizioni prestabilite, reazioni dinamiche immediate e sganciamento preventivo dopo che l’attacco alleato era stato montato su posizioni arretrate già organizzate a difesa, potevano mantenere il loro potenziale di difesa, senza impiegare ulteriori forze. La speranza alleata di alleggerire il fronte orientale si dimostrò vana, tanto che il Maresciallo Stalin non considerò mai il fronte italiano come il secondo fronte in Europa, anche se i tedeschi dovettero impegnare circa 30 divisioni tra il fronte e le retrovie, che però nel bilancio generale della guerra ebbero poco peso.

All’inizio del 1944. Gli Alleati, nella loro progressione verso nord, il due gennaio diedero inizio a quella che poi fu chiamata la battaglia di Cassino, che sviluppatesi in quattro fasi, si concluderà il 24 maggio: Cassino era il perno della difesa, sovrastata dalla maestosa ed imponente abbazia benedettina, che però dal punto di vista militare non aveva alcun valore e praticamente insignificante. Il suo valore, più che altro deterrente, era di caratteri piscologico e morale. Il terreno era quanto mai difficile ed adatta più alla difesa che all’attaco; non era possibile impegare le forze corazzate a massa, mentre la artiglieria aveva buon gioco più nella difesa che nell’attacco. L’aviazione tattica era limitata sia dalle postazioni in caverna o al riparo della difesa che dalla identificazione degli obiettivi difficilmente individuabili e perseguibili. Gli alvei dei fiumi Liri, Rapido e Garignano rappresentavano punti critici per l’attaccante, e appigli tattici abbastanza buoni per il difensore; i sistemi montuosi degli Aurunci e di monte Trocchio erano altrettanti pilastri di difesa che, a posteriori, permettono di dire che la loro difesa bloccò l’avanzata alleata, data da tutti certa e sicura, fu bloccata per cinque mesi.

Le forze contrapposte vedevano da una parte i tedeschi, al saldo e preciso comando del gen. Kesserling, che disponeva di 10 divisioni, non tutte al massimo della efficienza, ma con personale deciso, di sicuro affidamento e di grande esperienza. Gran parte di queste forze erano ordinate nella X Armata al comando del gen. Wietingoff, che aveva la diretta responsabilità del fronte tirrenico. Di fronte gli alleati schieravano il II C.d.A. del gen. Keyes, inquadrato nella V Armata al comando del gen. Clark.

Nel momento in cui furono investite le posizioni tedesche, le zone di protezione e di frenaggio furono facilmente superate. Il 15 gennaio fu investita la posizione di resistenza e l’azione, protrattasi per giorni, con attacchi sul Garigliano e sul Rapido, con la protezione sul fianco del Corpo di Spedizione Francese, doveva essere aiutata dalla azione concorrente della operazione “Schingle”. Il 22 gennaio 1944 il VI C.D.A. che comprendeva anche forze britanniche, sbarcava a sud di Roma, nel litorale laziale con l’obiettivo di tagliare ogni alimentazione e quindi accerchiare le forze tedesche schierate sulla linea Gustav. Cassino quindi doveva cadere dalle azioni combinate di attacco da sud e aggiramento mediante lo sbarco ad Anzio. Entro in azione anche il X C.d.A. britannico al comando del generale Mc Creery, che superò il Garigliano, e conquistò la località di Minturno.

Nella prima metà di febbraio il Comando alleato constatò che lo sbarco ad Anzio era stato bloccato e le offensive contro la linea Gustav non avevano dato i risultati sperati. Kesserling, peraltro, fu costretto a chiamare in Italia tre divisioni, per sostenere il fronte di Cassino, ed altre due, poi tre per bloccare e cercare di eliminare o bloccare la testa di ponte di Anzio.

Convinti che l’Abazia di Monte Cassino fosse utilizzata dai tedeschi, in violazione agli accordi internazionali di neutralità) era considerato territorio del Vaticano, Stato neutrale) gli alleati decisero di bombardarla. Fu un grave errore tattico e piscologico. I tedeschi si installarono subito fra le rovine, ed ebbero ulteriori osservatori sul campo di battaglia. L’attaco lanciato in contemporanea al bombardamento dai neozelandesi, il cui comandante gen. Freyberg aveva insistentemente voluto il bombardamento della abbazia, fu respinto.

Un lungo periodo di maltempo bloccò ogni operazione sul fronte di Cassino per diverse settimane. Il 15 marzo l’attaco fu di nuovo tentato. Iniziò con un potente bombardamento aereo (oltre 1000 tonnellate di bombe furono lanciate) seguito da un fuoco di sbarramento di artiglieria, finito il quale la fanteria iniziò ad avanzare, appoggiata dai mezzi corazzati. Le unità impiegate erano sempre neozelandesi, affiancate dalle truppe indiane del generale Turker. Alla fine della giornata metà della cittadina di Cassino era in mano alleata: il giorno successivo i paracadutisti tedeschi della 1° Divisione passarono al contrattacco e ristabilirono le posizioni. Ancona una volta gli alleati erano stati fermati.

All’inizio di maggio venne messo allo studio un nuovo piano di attacco per superare le difese tedesche di Cassino. Attacco frontale che doveva essere sostenuto da azioni concorrenti, come quella di puntare al di là del Garigliano ed avere come obiettivo Valmontone. Gli alleati schierarono se divisioni, di cui 12 (inglesi, 4 francesi, 2 americane, e 2 polacche per l’attaco frontale) e le altre 4 per che dovevano bloccare le divisioni tedesche per aggiramento ed impedire loro di raggiungere le posizioni arretrate) contro le sette divisioni tedesche, che comprendevano oltre a quelle della X Armata anche quelle della XIV Armata. L’11 maggio inizio il fuoco dell’artiglieria con oltre 2000 pezzi, a cui si sovrappose i bombardamenti della aviazione tattica. Le sorti della battaglia rimasero incerte per oltre tre giorni. Il 14 maggio le divisioni francesi conquistarono il monte Faito ed il Monte Maio, raggiungendo Ausonia. Il 15 gli attacchi americani lungo il litorale tirreno ebbero esito favorevole, ed il XIII C.d.A. prese Pignataro, che con la sua ala destra potè dare un valido contributo alla azione del Corpo Polacco, la cui progressione verso l’area della Abazia si sviluppo nei giorni successivi. Ormai le difese tedesche erano ovunque attaccate e si cominciarono a sgretolarsi. Dopo un ulteriore sforzo, il 18 maggio i Polacchi piantarono la loro bandiera sulle rovine dell’Abazia, e la situazione si sbloccò sull’intero fronte. La battaglia per Cassino era termina


giovedì 10 luglio 2025

La vicenda del Conte Rosso. L'azione di soccorso del Motveliero "Elesa"

 



“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 03/2025 DEL 01.07.2025

L’AZIONE DI SOCCORSO DEL MOTOVELIERO “ELSA”

 

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

Ogni appendice è caratterizzata dalla sintetica significatività dei suoi contenuti.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per questa rubrica, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione. Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.

 

L’AZIONE DI SOCCORSO DEL MOTOVELIERO “ELSA”

 

“Giuseppe Padovani, comandante del motoveliero “Elsa” – requisito nel giugno del 1940 e messo a disposizione della Regia Marina Italiana – e i suoi marinai riuscirono a salvare trentacinque naufraghi del transatlantico “Conte Rosso”, affondato nel Mediterraneo centrale»

 

Il grande piroscafo “Conte Rosso” era partito la mattina alle quattro del 24 maggio 1941 da Napoli […]. In occasione del suo affondamento, il motoveliero Elsa del Compartimento di Rimini – che da circa un anno prestava servizio di vigilanza antiaerea presso una base della Sicilia –, riceveva l’ordine di salpare immediatamente per cooperare al salvataggio dei naufraghi. Gli intrepidi marinai riminesi, ad onta del mare tempestoso avvolto nella più assoluta oscurità, obbedivano all’ordine ricevuto e senza alcun indugio si mettevano al seguito di una grossa unità navale per raggiungere il luogo. Durante il tragitto, a causa del buio, perdevano il contatto. Privi della loro guida e senza alcun orientamento di rotta, i nostri marinai vagarono sino alle prime luci dell’alba, quando, fortunatamente, avendo scorto sul mare alcune tracce del naufragio, riuscirono ad avere un punto di riferimento per proseguire le ricerche e compiere l’atto altamente umano per cui si erano mossi dalla base. Avvistata finalmente una zattera, con manovre assai difficili per la furia degli elementi marini, riuscivano ad accostarla e a prendere a bordo del loro motoveliero i ventuno uomini che vi si trovavano, alcuni dei quali feriti. Successive ricerche portavano alla scoperta di un’altra zattera con altri naufraghi che furono tratti a bordo dell’“Elsa”. Dopo aver scrutato ancora invano la distesa infinita del mare per scorgere altri scampati al naufragio, i nostri bravi marinai deliberarono di ritornare a terra, anche perché gli uomini raccolti avevano bisogno di ristoro e di cure. Trentacinque furono le persone salvate da Giuseppe Padovani e dai suoi valorosi marinai (dalla rivista ARIMINUM – Anno XIX, n. 3, Maggio Giugno 2012).

lunedì 30 giugno 2025

ANNESSO ALBO D'ORO N. 5 MAGGIO 2025 , 1 MAGGIO 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XIII, 64/65 N. 2, Marzo – Aprile 2025, 1 1 Maggio 2025

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

Indirizzo: Canale YOU TUBE: ISTITUTO NASTRO AZZURRO. CESVAM

ANNO III, N.5, Maggio 2025, 1 Giugno 2025



III/5/526. La decodificazione di questi numeri è la seguente: III anno di edizione dell’annesso, 5 il mese di edizione di INFOCESVAM – ANNESSO ALBO D’ORO, 526, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Dal mese di aprile 2024 riporta anche indicazioni e notizie su tutti i materiali editi dall’Istituto del Nastro Azzurro. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org. Dal 1 gennaio 2025 anche come report dei video pubblicati sul Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro - CESVAM

III/5/527 – Provincia di Roma. Alla data odierna Laura Tomasini ha terminato la lettera C completa.

III/5/528 - www.atlanteoceania.blogspot.com accessi mese di marzo 454 mese di aprile 233, maggio 168 , per un totale al 31 maggio 2025 di 22299.

III/5/529 – Provincia di Bari. Chiara Mastrantonio da Albo d’oro di bari ha inseridico decorati alla data odierna fino alla lettera C ( mancano sei pagine)

III/5/530 - www.atlanteterrepolari.blogspot.com accessi mese di marzo 64 mese di aprile 40, maggio 64 , per un totale al 31 maggio 2025 di 8788.

III/5/532 – Provincia di Sondrio. Il prossimo mese di giugno Luigi marsibilio inizia l’inserimento della Provincia di Sondrio sulla base delle fonti disponibili

III/5/532 - www.valoremilitare.blogspot.com, QUADERNI ON LINE, accessi mese di marzo 7916 mese di aprile 7838, maggio 19096, per un totale al 31 maggio 2025 di 238412.

III/5/533 - Cruscotto per inserimento di decorati di Forza Armata. Consegnato schema su Carta a Orioli. Iniziato aggiornamento del cruscotto

III/5/534 – Utente Alessia Biasiolo. Alla data odierna inserimenti 3170. Provincia di Brescia

III/5/535 - www.storiamilitare.blogspot.com, accessi mese di marzo 1987 mese di aprile 7386, mese di maggio 1934, per un totale al 31 maggio 2025 di 128736.

III/5/536 – Provincia di Cremona. Utente Bosio Paola. Inserimenti alla data odierna 26

III/5/537 – Medaglie al Valore di Forza Armata, Esercito. Sono Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento, Medaglia di Bronzo, al Valore dell’Esercito.

III/5/538 - Nel mese di maggio 2025 si sono svolte cinque riunioni tecniche con Orioli per aggiornamento del data besi e per lo schermo dell’Albo d’Oro

III/5/539 -www.uniformologia.blogspot.com, accessi mese di marzo 1792 mese di aprile 1476, mese di maggio 1800, per un totale al 31 maggio 2025 di 125319.

III/5/540 - Medaglie al Valore di Forza Armata, Esercito. Sono Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento, Medaglia di Bronzo, al Valore dell’Esercito.

III/5/541 – Inserimenti di varie provincie. Utente Roberta Bottoni. Inserimento 5050

III/5/542 - www.seniores.blogspot.com, accessi mese di marzo 596 mese di aprile 286, mese di maggio 855, per un totale al 31 maggio 2025 di 62007.

III/5/543 - Medaglie al Valore di Forza Armata, Esercito. Al Merito.Sono Croce d’Oro, Croce d’Argento, Croce di Bronzo, al Merito dell’Esercito.

III/5/544 – Pronvia di Ascoli Piceno. Utente Fiori Claudio. Inserimenti alla data odierna 306

III/5/545 - Utente Laura Monteverde. Alla data odierna ha inserito n. 4968 Decorati

III/5/546 – Provincia di Salerno. Utente Sergio Pirolozzi sarà sostituito nella immissione dati da Massimo Coltrinari.

III/5/547 - Il presente Annesso svolge anche la funzione di aggiornamento al mese di riferimento degli accessi ai Blog Storici e Geografici della Filiera CESVAM, data la mancanza di spazio sulla edizione INFOCESVAM

III/5/548 – Inserimenti di più provincie Utente Carlo Maria Magnani. Inserimenti alla data odierna 8485

III/5/549 - Alla data del 30 maggio 2025 sono iscritti nella Chat, Biasiolo, Bosio, Carandente, Magnani, Vignola, Marsibilio, Monteverde, Mastrantonio, Orioli, Tomasini Laura e Tomasini Paola. E Istituto Nastro Azzuro numer esterno. In totale 10 Utenti.

III/5/550 - Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 luglio 2025. Precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Dal gennaio 2024 L’ANNESSO al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo.

(a cura di Massimo Coltrinari)



venerdì 20 giugno 2025

MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA.

 Marco Montagnani




“L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.


MORTI E DISPERSI DEL “CONTE ROSSO” SUDDIVISI PER PROVINCIA DI NASCITA

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

Ogni appendice è caratterizzata dalla sintetica significatività dei suoi contenuti.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per questa rubrica, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione.

Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.



martedì 10 giugno 2025

ECCIDI TEDESCA NAPOLI E CAMPANIA OTTOBRE NOVEMBRE 1943





 Fonte ATLANTE DELLA RESISTENZA, TORINO ISTIUTO STORICO DELLA RESISTENZA 2010

 Centro Studi sul Valore Militare

 Emeroteca

 Carta Area a Nord di Napoli dove sono riportati gli eccidi i rastrellamenti  le deportazioni e effettuate dalle truppe tedesche nell'ottobre novembre 1943


sabato 31 maggio 2025

Rivista QUADERNI n. 1 del 2025 Gennaio Marzo 2025

 


Nota redazionale: (massimo coltrinari, direttore)

Numero dedicato nelle sue pagine di apertura, dopo l’Editoriale del Presidente Magnani  alla Comunicazione del Nastro Azzurro, alla giornata della Donna che cade, come noto, ogni anno l’8 marzo. Si riporta i contributi e la cronaca della consegna dell’Emblema Araldico alla Signora Giovanna Paolone Piermanni, consorte della Medaglia d’Oro al Valore Militare “alla memoria” Sergio Piermanni. A sottolineare questo momento la copertina riporta la scultura “”Le Pagine del Coraggio” scultura predisposta per l’occasione, mentre la IV di copertina è ancora dedicata ad una donna ed ad un suo volume. Questo dopo aver dedicato spazio alla Giornata della Memoria ( 27 Gennaio)

Nella parte “Il mondo da cui veniamo: la Memoria”, Giorgio Madeddu, nel quadro delle ricerche dedicate alla Storia dell’Istituto del Nastro Azzurro, con ampia iconografia, riporta la cronaca della inaugurazione della Via dei Fori Imperiali a Roma nel quadro della Adunata dei Decorati al Valore Militare (28 ottobre 1933); segue in Dibattiti, Manuel Vignola che tratta dell’uso della Medaglia d’Oro come strumento diplomatico e non come ricompensa per atti eroici individuali: quindi, sempre in Dibattiti, Roberto Allegro, ricostruisce la Battaglia di Mortara del 18489, sulla base della sua tesi discussa al Master di Storia Militare Contemporanea. In Archivio, Alessia Biasiolo ci propone uno dei misteri più fitti della fine della guerra, l’Oro di Dongo. Ancora Giorgio Madeddu, dalla Sardegna, ci manda una nota sui 110 anni di esistenza della leggendaria Brigata “Sassari”, come dovuto omaggio a questa Unità delle nostre Forze Armate pregna di valore e tradizioni.

Nella Parte “Il Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi” tutti articoli hanno alla base la Tesi di Master discussa dagli Autori al Master di “Terrorismo e Antiterrorismo internazionale. Andrea Rota, ci parla delle fonti aperte al servizio della sicurezza del paese, Mirko Leone del “ Virtual Human Intelligence”, e Guido Andrea Caironi di un particolare aspetto aeronautico in ambito Guerra Fredda.

Le tradizionali rubriche completano questo numero

Infine, una annotazione sula politica di distribuzione della Rivista “QUADERNI”: l’Indirizzario da questo numero è organizzato su chi ne ha fatto richiesta orale o scritta e chi è impegnato nelle ricerche CESVAM, con le dovute eccezioni; vengono tolti tutti quei indirizzi che erano stati adottati per far conoscere le attività del CESVAM e quindi dell’Istituto del Nastro Azzurro. Sono anche aggiornati le condizioni di abbonamento, come pubblicato in ultima pagina. Decadono tutte le condizioni degli anni precedenti.

 

I di Copertina: Scultura “Le Pagine del Coraggio” della scultrice Paola Grizi, donata al Comune di Potenza Picena in occasione della Giornata della Donna 2025 nel quadro della consegna dell’Emblema Araldico conferito alla MOVM “Alla Memoria” Maresciallo Capo dell’Arma dei Carabinieri Sergio Piermanni alla Sig.ra Giovanna Paolone Piermanni,

IV di Copertina Monica Apostoli, Il Genio “Telegrafisti” nella Grande Guerra. 3° e 7° Reggimento Genio, Roma, Istituto del Nastro Azzurro Centro Studi sul Valore Militare, 2023

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 marzo 2025

Marco Montagnani. Aggiornamento e sviluppo studi e ricerche sulla vicenda del "Conte Rosso"




 “L’AFFONDAMENTO DEL PIROSCAFO REQUISITO “CONTE ROSSO” - 24 MAGGIO 1941”.

APPENDICE 01/2025 DEL 01.05.2025

MORTI – DISPERSI – SOPRAVVISSUTI: NUOVO COMPUTO ALL’8 APRILE 2025

 

Nell’ottobre del 2023 l’Istituto del Nastro Azzurro Fra Combattenti Decorati al Valor Militare ha pubblicato, a cura del suo Centro Studi sul Valor Militare (CESVAM) e per i tipi Archeoares, il saggio di Marco Montagnani, “L’affondamento del Piroscafo requisito “Conte Rosso” - 24 maggio 1941”. Oramai pressoché esaurito.

 

 L’Autore vuole divulgare, con cadenza mensile, salvo imprevisti o contingenze, appendici di ciò che per vari motivi non ha trovato posto nell’opera pur essendo interessante, compresi aggiornamenti e correzioni ai suoi contenuti e le novità importanti relative alla tragica storia del Piroscafo.

La sintetica significatività dei suoi contenuti la caratterizza.

 

Chiunque volesse fornire a titolo gratuito materiali per una rubrica*, la cui pubblicazione sarà insindacabilmente valutata dalla Redazione, potrà scrivere all’indirizzo: federazione.asti@istitutonastroazzurro.org allegando la liberatoria che ne autorizza la divulgazione. Detti materiali non saranno restituiti salvo particolari accordi.

www.istitutodelnastroazzurro.org 

comparto CESVAM: ogni 30 di ciascun mese.

inizio:30 aprile 2025

info:quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org

sabato 10 maggio 2025

Sergio Bendetto Sabetta. Il partigiano Emilio Colapietra

 

EMILIO  COLAPIETRA

 

 

                   Partigiano, classe 1924, residente in quel di Moneglia ( GE),

 Brigata Garibaldina “Cento Croci” dal 16/2/44 al 24/4/45,

ferito al braccio destro in località S. Benedetto di La Spezia,

ferito il 9/5/44 per esplosione.

6^ Zona operativa, Divisione Garibaldina “Coduri”, nome di

battaglia “ Castore”, Commissario “ Miro”, Comandante

“ Virgola”.

 

                                                     Il Presidente Provinciale

                                                Comitato di Genova A.N.F.C.D.G.

                                                 Prof. Sergio Benedetto Sabetta

mercoledì 30 aprile 2025

Tesi di Laurea. Andrea Gonella. "La Battaglia di Pasqua 7 -12 aprile 1944. Alta Valle Pesio - Cuneo. Ricostruzione ed Analisi". Premessa

 Master in “Storia Militare Contemporanea”

  

La Battaglia di Pasqua

7-12 aprile 1944

Alta Valle Pesio – Cuneo

Ricostruzione e analisi

  PREMESSA

L’evento storico-militare oggetto di questa tesi è la cosiddetta Battaglia di Pasqua 1944. Inizialmente mi sono appassionato a questo evento per motivi di interesse umano, in quanto svoltasi nella valle in cui vivo, successivamente, però, i motivi “professionali” militari sono subentrati come spinta fondamentale nella ricerca ed analisi di questo episodio, interessante sotto molteplici punti di vista tecnico-militari.

 

1.      L’avvenimento oggetto di questa tesi

Questa tesi ricostruisce e analizza la battaglia occorsa nell’alta Valle Pesio, in Provincia di Cuneo, tra il 7 e il 12 aprile del 1944 (nota come “Battaglia di Pasqua”).

Tale battaglia si dimostra ben combattuta da parte italiana. Un nucleo duro di Ufficiali del Regio Esercito, all’indomani dell’8 settembre, decide di organizzare militarmente una resistenza in montagna, costituendo una “banda” che da poche unità a settembre ‘43, arriverà ad avere quasi 200 effettivi al momento della battaglia nell’aprile successivo.  La battaglia viene pianificata, preparata con competenza tecnica emergente, attraverso una manovra non strettamente dottrinale ed efficace, con un valido utilizzo delle risorse a disposizione, data la differenza nella relativa Capacità di combattimento. Sebbene siano riusciti a infliggere significative perdite all’avversario, sono infine stati costretti a ritirarsi e disperdersi. Ciò ha permesso la fondamentale conservazione della capacità di combattimento, sia in termini di risorse umane sia in termini organizzativi, permettendo in un momento successivo di ricostituirsi rapidamente.accuratamente l’operazione e l’hanno condotta con una manovra e supporti in linea con la loro dottrina del tempo per queste operazioni. Tuttavia nonostante lo strapotere in uomini e mezzi, nonché un’esecuzione efficiente seppur non priva di sbavature (come normale che accada durante un’operazione militare), essi non sono stati in grado di raggiungere l’obiettivo militare prefissato: la distruzione della “banda” della Valle Pesio.

Trattasi quindi di un sostanziale “pareggio”, dal punto di vista strettamente militare, sebbene entrambe le parti abbiano, al tempo degli eventi e anche successivamente, reclamato la vittoria, in ragione, rispettivamente, del numero di perdite inflitte e della capacità di operare mantenuta da parte italiana, e dell’acquisito controllo del terreno da parte tedesca. Ciò, al netto dell’inevitabile propaganda, rende l’analisi dell’evento ancora più interessante, essendo, dal punto di vista tecnico-militare, moltissimi i punti di forza e debolezza relativa che sono stati soppesati, sfruttati, colpiti o protetti, dai due contendenti.

I “Tedeschi”[1] hanno schierato per l’operazione un dispositivo molto consistente, in termini di uomini e mezzi. Hanno pianificato e preparato


[1] Vedremo nel corso della tesi come della formazione a guida tedesca facessero parte volontari russi, ucraini e georgiani reclutati dalle SS sul fronte orientale, nonché Italiani di varie articolazioni della Repubblica Sociale Italiana.

domenica 20 aprile 2025

Immagini della Guerra di Liberazione


 Fonte Mario Morigi Rimini 

 Marzo 1945. Sua Altezza Real Umberto di Savoia Luogotenente del Regno dopo una ispezione sul fronte tosco-romagnolo consuma una frugale colazione con il Generale Infante, aiutante di campo, ed il Generale Morigi  Comandante del Gruppo di Combattimento "Folgore"

giovedì 10 aprile 2025

Save The Date 13 giugno 2025 . "Il Valore Militare al Femminile nella Guerra di Liberazione"




 In occasione dell’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, in sinergia con la Federazione Provinciale di Ancona del Nastro Azzurro fra Decorati al Valore Militare, è in programma, all’Auditorium di Castelferretti per la prossima metà di giugno, un incontro dal Tema Il Valore Militare al Femminile nella Guerra di Liberazione” in cui oltre a ricordare le donne Decorate italiane sarà fatto anche un cenno al personale femminile del Corpo  Polacco, nei loro ruoli ( intelligence, logistica, stato maggiore) compreso quello dei rapporti con la popolazione.


Castelferretti Auditorium   13 Giugno 2025 ore 16.30

giovedì 20 marzo 2025

Tesi di Laurea. Fabio Fabbricatore. LA CROCE ROSSA ITALIANA NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE E I FATTI DI TORINO 27 APRILE 1945

 Master in “Storia Militare Contemporanea

” LA CROCE ROSSA ITALIANA NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE E I FATTI DI TORINO 27 APRILE 1945

ANNO ACCADEMICO 2022/2023 

 . Premessa

 La memoria dei fatti di guerra, da sempre, é soprattutto affidata ai resoconti dei "vincitori". I libri di storia raccontano infatti la versione accreditata da chi la storia l'ha fatta e gli stessi diari riferiti a periodi od eventi bellici nella maggior parte dei casi sono opera di chi vi abbia partecipato ma “dalla parte del vincitore”. Ogni volta che è scoppiata una guerra, "la prima vittima è sempre stata la verità (le bugie sono necessarie per demonizzare il nemico), ma poi, quando la guerra è finita, le bugie dei vincitori sono diventate delle "verità", mentre quelle dei vinti sono sopravvissute sottotraccia"1. Questa considerazione, più volte ricorrente soprattutto a proposito della Seconda Guerra mondiale, fu estremizzata nel caso del Giappone sconfitto dagli Alleati, per molto tempo obbligato a rimuovere la propria storia dai manuali scolastici e divenne una regola nel caso del processo di entnazifizierung, la denazificazione della Germania strutturata in un vero e proprio programma finalizzato a liberare dell'ideologia nazionalsocialista la società, la cultura, la stampa, l'economia, la giustizia e la politica dell’Austria e soprattutto della Germania2. Il processo di interpretazione –se non di vera e propria riscrittura degli eventi- insinua il dubbio, nel lettore meno attento, sull’attendibilità dei libri di storia e sulla possibilità che essi non abbiano tramandato una versione dei fatti corrispondente alla realtà oggettiva. 

 Chi racconta ovviamente tende a dare dei fatti una propria interpretazione o comunque una visione forzatamente limitata al contesto nel quale egli ha vissuto, che si inserisce nel quadro generale il più delle volte confermando quella che poi diviene la versione accreditata, alla quale la maggioranza dei narratori farà poi riferimento, pur discostandosene eventualmente nei particolari. Non è tuttavia infrequente il caso di memoriali redatti da esponenti della parte sconfitta o "perdente" che tentino, con il loro scritto, di trovare in qualche modo una giustificazione pubblica e collettiva alla loro scelta di campo -sia essa di ordine ideale o legalitario- e comunque al fatto di essersi trovati, alla conclusione degli eventi, dalla parte "sbagliata". Quasi ottant’anni sono trascorsi dalla tragica primavera del 1945: un tempo che riteniamo ampiamente sufficiente, se non per affrontare direttamente verità storiche ancor oggi scomode, almeno per ricercarle analizzando in modo acritico gli eventi. 1Petacco, Arrigo, 

La storia ci ha mentito - Dai misteri della borsa scomparsa di Mussolini alle «armi segrete» di Hitler, le grandi menzogne del Novecento, Mondadori, Milano, 2017 2Hirata, Alessandro, Entnazifizierung: tra la memoria e l’oblio dell'ideologia nazionalsocialista, in Annali della Facoltà Giuridica dell’Università di Camerino – n. 6/2017, pag. 217 1 

 Così almeno dovrebbe agire -secondo la nostra opinione- il ricercatore, soprattutto quando egli abbia ambizioni di divulgare ad un pubblico il più vasto possibile i frutti delle proprie indagini: perseguendo sempre l'obiettività e la narrazione più asettica possibile, scevra da interpretazioni e spirito di parte, per poter essere agevolmente compresa ed accettata da chiunque. Anche se ciò, alla luce dei fatti -ed ancor più delle interpretazioni che, per ragioni legate essenzialmente alla politica, li distorcono o ne danno una visione parziale ed affatto obiettiva-, appaia impresa assai ardua. Solo recentemente infatti gli storici, e nemmeno tutti, hanno stabilito che sia corretto parlare di “guerra civile” riferendosi allo scontro mortale e per certi versi fratricida che oppose il movimento partigiano antifascista alla Repubblica Sociale Italiana fra il 1943 ed il 1945. Ancora oggi la maggioranza allineata preferisce la definizione di “guerra di liberazione”, dall'invasore tedesco e dal Fascismo repubblicano, nato sotto l'egida politica della Germania hitleriana che dopo il 1943, con l'attuazione del piano Alarich, aveva occupato il territorio italiano prendendone il controllo. Ciò rendeva il governo repubblicano, velleitariamente orientato a un ritorno alle origini del Fascismo di estrazione socialista, di per sé stesso privo -secondo una interpretazione manichea avvalorata dall'egemonia culturale conquistata durante e dopo la guerra dal P.C.I. e dal movimento partigiano- di un qualsiasi diritto di nazionalità e addirittura di esistenza. Questa forma di ostracismo si estese agli stessi combattenti della R.S.I., volontari o meno che fossero, ed a chiunque abbia indossato l'Uniforme delle forze armate repubblicane, considerati senza distinzioni di sorta “rinnegati consapevoli, nemici del popolo italiano”3. Poco importava che essi avessero militato nelle Forze Armate della R.S.I. per ottemperare a bandi di leva obbligatoria, per evitare ritorsioni sui familiari o per seguire le proprie convinzioni. Ed a ben poco sarebbe servito in realtà operare delle distinzioni di merito, facendo essi comunque parte dei "perdenti", sui quali sarebbe ricaduta la condanna aprioristica e l'ostracismo operati dai "vincitori". Molte sono le opere pubblicate in questi anni sull'insurrezione dell'aprile 1945: alcune, in particolare i libri di Giampaolo Pansa -peraltro ostracizzati proprio dagli eredi politici dei movimenti partigiani-, hanno voluto evidenziare le ragioni dei “perdenti”, ma molte celebrano ancora unicamente i contenuti ideologici che animarono il movimento antifascista, sui quali 3Vené, Gianfranco. Coprifuoco, Mondadori, Milano, 1989, pag. 275 2 ancor oggi -pur essendone venuti ormai meno, per fatti anagrafici, i protagonisti- è basata la leggenda creata dalla vulgata resistenziale. Questa negazione dell'altera pars è forse la ragione principale per la quale ancor oggi mancano ricerche che raccontino la guerra civile nel suo insieme, vista in una prospettiva che consideri -per quanto possibile acriticamente- entrambi i fronti, senza trascurare gli aspetti determinanti dell’impatto sulla vita sociale, economica e morale dei territori coinvolti. Il racconto delle vicende belliche, dal punto di vista dell'estensore, ha una triplice funzione: di perpetuare il ricordo delle circostanze, sia pure in una visuale parziale, di giustificazione -soprattutto quando la strada della vittoria sia costellata di episodi obiettivamente negativi-, ma anche di permettere al singolo di rivendicare la propria identità di combattente, a dispetto dell'annullamento indotto dall'evento di massa. Ed anche gli sconfitti -come detto- utilizzano la memorialistica, sia pure con intento riparatorio: per giustificare a sé stessi prima di tutto la propria avversa fortuna e di fronte all'intero mondo l'ineluttabilità dell'evento e la buona fede, della propria Patria ma soprattutto di quanti in nome di essa imbracciarono le armi dalla loro parte. Anche se in misura minore, non é raro vedere ancor oggi nelle biblioteche, o nelle librerie in cui siano ancora presenti scaffali dedicati alla storia, numerosi volumi a firma di nomi noti della Germania sconfitta dagli Alleati. In Italia il racconto dei fatti di guerra, legato per decenni ad una concezione denigratoria, figlia della sconfitta e della vulgata resistenziale che aveva accreditato, perseguito e consolidato il mito antiretorico del Soldato italiano vigliacco, imbelle e pavido, da qualche tempo purtroppo solo nel ristretto ambiente degli studi storici- ha recuperato una dimensione che si potrebbe definire “quasi eroica”. Dopo anni di oblio, in cui le memorie venivano tramandate da pubblicazioni di nicchia, destinate ad esser prodotte in poche copie -spesso condannate a scomparire presto dal mercato- o ristrette a esigui gruppi bollati dall'epiteto spregiativo di “nostalgici”, l'eccezione più eclatante rimangono i libri di Paolo Caccia Dominioni, soprattutto El Alamein 1933-1962, vincitore del Premio Bancarella nel 1963, diffuso in decine di migliaia di copie ed apprezzato anche dai "vincitori" e dagli "ex nemici", ammirati dalla meritoria opera di umana pietà dell'antico Maggiore del Genio Guastatori verso i caduti d’Africa. 

 Oggi tuttavia si può sostenere che la tendenza sia mutata: si é infatti finalmente iniziato ad analizzare obiettivamente le cause delle disfatte, ponendo nella giusta luce le vittorie, per quanto poche, e gli atti di coraggio, che si sono scoperti essere molti più di quanti si vorrebbe far credere. 3 Ma questa nouvelle vague solo marginalmente coinvolge quelli che sono attori di primo piano di ogni conflitto e di ogni emergenza: i Militari della Croce Rossa Italiana ed il personale sanitario in genere. Molti furono infatti i Militari della C.R.I. chiamati dal Dovere all'estremo sacrificio in tutte le guerre che hanno visto il Corpo Militare -così come tutta l'Associazione della Croce Rossa Italiana- impegnato nell'attività di assistenza e soccorso, indipendentemente dalle ragioni del conflitto o dalla natura stessa dei contendenti. Uomini spesso oscuri ed ignoti, gregari lontani dai riflettori e quasi mai protagonisti della “bella morte”, a torto spesso considerati "imboscati" o Soldati di serie B dai propri stessi compatrioti appartenenti ad altre Forze o Corpi Armati, essi furono pianti unicamente dai propri familiari o dai compagni d'arme. Il loro sacrificio non fu quasi mai accompagnato a gesta clamorose: caduti a fianco dei sofferenti che stavano soccorrendo, come recita una bellissima Preghiera Militare, ”essi conobbero, prima del supremo mortale spasimo, tormento insonne di attesa, sete, sozzura, fatica - Seppero vicende disperate di battaglia e talora, indifesi al facile insulto straniero, squallore di libertà perduta. Perché condotti non da vanità o bramosia di ventura - ma da obbedienza alla Patria”4. A fianco ad essi rifulgono tuttavia anche figure luminose di eroismo: basti a ciò citare i nomi del Tenente Medico C.R.I. Luigi Pierantoni e del Sottotenente Commissario C.R.I. Guido Costanzi, trucidati alle Fosse Ardeatine nel 1945, o in epoca più recente del Caporale Infermiere C.R.I. Raffaele Soru, morto nel 1961 durante la crisi del Congo. “Eroi italiani da imitare per le loro gesta e da non dimenticare”, come nelle parole di Sua Santità Giovanni Paolo II5, i Militari della Croce Rossa rappresentano in ogni conflitto un appiglio sicuro per i contendenti di ogni parte ed una garanzia di salvezza, simboleggiata dalla Croce Rossa in campo bianco che li contraddistingue. La memoria storica tuttavia, anche se riferita a fatti ormai lontani nel tempo, spesso difetta di obiettività: ciò accade in particolare per quanto riguarda proprio i Militari della C.R.I. Truppe non combattenti per scelta, autorizzati dalle Convenzioni di Ginevra e dalle leggi di guerra a far uso delle armi unicamente per difendere i feriti e le strutture sanitarie loro affidati, li si vede talvolta ricordati come “partigiani combattenti” o sbrigativamente come “militari”, secondo i casi o l'opportunità suggerita dalle circostanze, quasi non volendo considerare la 4Caccia Dominioni, Paolo, Preghiera per i Caduti del Deserto, del Cielo e del Mare, Sacrario Italiano di El Alamein, Quota 33 (1954). 5S.S. Giovanni Paolo II, "Discorso alla XLVI Brigata Aerea dell'Aeronautica Militare Italiana in occasione della Visita Pastorale a Pisa, Volterra e Lucca", Pisa, Domenica 24 settembre 1989. 4 particolarità dello status attribuito a questi Soldati dal bracciale rossocrociato che indossano. Non appare strano trovare quindi la biografia del Ten. Luigi Pierantoni, così come quella di molti altri Militari, appartenenti al Regio Esercito, nel sito internet e nei documenti dell'A.N.P.I.6. Ed é per lo meno un fatto curioso od insolito che sia quasi inesistente la pubblicistica di Militari della C.R.I., soprattutto se paragonata alla sterminata produzione letteraria delle Infermiere Volontarie, le “Sorelle” che dal 1908 affiancano i propri colleghi in Uniforme nell'assistenza ai feriti e malati in guerra, assai prolifiche di diari, memorie e ricordi. Cercheremo dunque, ricostruendo uno specifico fatto di guerra contestualizzato nei convulsi e tragici giorni dell’insurrezione dell’aprile 1945, di evidenziare il ruolo dei Militari della Croce Rossa Italiana nel corso degli eventi e di valorizzare adeguatamente l’operato sia dei Reparti che li inquadravano, sia dei singoli attori, protagonisti in molte occasioni di veri e propri atti di eroismo.

lunedì 10 marzo 2025

INFOCESVAM N. 1 DEL 2025 Gennaio Febbraio 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

Canale You Tube: ISTITUTONASTROAZZURRO. - CESVAM

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ANNO XII, 61/62/, N. 1, Gennaio Febbraio 2025, 1 marzo 2025

XII/1/951 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 1 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 951 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/1/952 – Aggiornamento Blog – Sinossi – www.atlanteamerica.blogspot.com. Carte e commenti sulla nuova visione della Amministrazione Trump. Nel mese di febbraio ha avuto 1267 contatti, per un totale di 30 040. I post pubblicati sono 520

XII/1/953 – Questo numero di Infocesvam è dedicato principalmente ai risvolti statistici e alla situazione dei Blog attivi sia storici che geografici che associativi.

XII/1/954 - La sessione di laurea invernale (10 marzo 2025) del Master di 1. Liv. in “Terrorismo ed antiterrorismo internazionale. Obiettivi, Piani Mezzi” si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 7 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/955 Blog www.ilregnodelsud.blogspot.com. ha completato alla data odierna i suoi blog.  È stato trattato il tema del I Fronte della Guerra di Liberazione in vista dell’80 anniversario della fine della guerra di Liberazione

XII/1/957 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 aprile 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 2 del 2025. (Uscita giugno 2025) 

XII/1/958 - Nei 11 blog di Storia nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 3429 (dicembre 2024: 3129) in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 300 unità pari ad un aumento del 20%.

XII/1/959 – Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM ha organizzato il 16 gennaio 2925 a Recanati la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Mario Alessandro Ceccaroni.

XII/1/960. A partire da giovedì 8 gennaio 2025 è stato aperto un Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Tale Canale è stato inteso come vetrina dell’Istituto del Nastro Azzurro e presenterà nel primo trimestre 2025 i Quadri componenti il Manifesto del Centenario (vds). I video saranno trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/1/961 – In distribuzione il n. 4 del 2024 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione

XII/1/962 - Nei 11 blog di Storia nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 6433 (febbraio 2025: 3429 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente di circa 3009 unità pari ad un aumento del 1000%., in pratica i contatti si sono raddoppiati

XII/1/963 – Il 27 febbraio 2025 al Museo dei Granatieri Roma è stato presentato il 1 volume “Storia Militare della Guerra Russo-Ucraina.1917 -2014 Volume I, Palladium Edizioni, 2024. Autori Giovanni Cecini e Mirco Campochiari. Il volume entra nelle “Letture” del Master di Politica Militare Comparata

XII/1/964 – Il Blog www.unucispoleto.blospto.com dal 1 gennaio 2025 ha assunto la denominazione di www.informazioneedintelligence.blogspot.com . Tratta degli aspetti riguardanti il contributo alla cultura della sicurezza. Nel mese di febbraio ha avuto 110 contatti, per un totale di 25563. I post pubblicati sono 430

XII/1/965 – Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 2133 (dicembre 2024: 2132) in totale. In pratica i contatti sono rimasti stabili né in diminuzione né in aumento

XII/1/966 - La sessione di laurea invernale del Master di 1. Liv. in Storia Militare Contemporanea si terrà il 10 marzo 2025. Si laureeranno 6 candidati. Tutti hanno espresso il desiderio di avviare la collaborazione con il CESVAM (www.unicusano.it/master)

XII/1/967 - Consegna dell’Emblema Araldico. La Federazione Regionale delle Marche, in collaborazione e su input del CESVAM organizzerà il 1 marzo 2925 a Potenza Picena in occasione della Festa della Donna che cadrà il prossimo 8 marzo la Consegna dell’Emblema araldico ai congiunti della MOVM Sergio Piermanni

XII/1/968 – Il Blog “www.uniformologia.blogspot.com ha avuto nel mese di gennaio 2025 n. 1416 contatti (dicembre 2024 erano stati 1024). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 1879. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati 12951. La tendenza per questo Bimestre è positiva con oltre 400 contatti più ogni mese.

XII/1/969 - Nei 7 blog Associativi e Divulgativi nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 11863 (gennaio 2025: 2133) in totale. Questo aumento così vistoso è dovuto al numero di contatti registrati per “www.valoremilitare,blogspot.com che ne ha avuto in più 7861 rispetto al mese precedente di 9533.

XII/1/970 - L’esame finale del Corso di approfondimento e specializzazione. in “Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale si terrà il 10 (www.unicusano.it/master)

XII/1/971 - Nei 10 blog di Carattere Geografico e Geopolitico  aggiornamento sinossi dei Master) nel mese di gennaio 2025 i contatti sono stati 1890 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (1667) del 20%.

XII/1/972 - La Presidenza Nazionale con circolare apposita ha chiesto ai Soci eventuali candidature per le cariche istituzionali. La Circolare è stata inoltrata a tutti i componenti del CESVAM.  È stato proposto il Gen Luigi Marsibilio (Federazione di Ancona) con le indicazioni di delega a rotazione agli altri esponenti del CESVAM

XII/1/973 - Il Blog www.valoremilitare.blogspot.com  ha avuto nel mese di Gennaio 2025  n. 1122 contatti (Dicembre 2024 erano stati 1122). Nel mese di febbraio i contatti sono stati 9533. In totale dalla sua apertura i contatti sono stati  205945 La tendenza per questo Bimestre è positiva e si rileva questo dato anomalo che il blog è stato visitato da circa 10000 persone. Riportando l’edizione di QUADERENI ON LINE il dato appare positivi, in chiave di divulgazione.

XII/1/974 – Nei 10 blog di Carattere Storico nel mese di febbraio 2025 i contatti sono stati 10474 in totale. Con un aumento rispetto al mese precedente (3726) del 289%.

XII/1/975 - Prossimo INFOCESVAM (marzo- aprile) sarà pubblicato il 1 maggio 2025. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org